Adesso è evidente non è Porretto l’uomo sfigurato da oltre 40 coltellate in via Messine Marine a Palermo, non è suo il cadavere rinvenuto tra le sterpaglie dei campi e della costa degradata di Acqua dei Corsari, fra Palermo e il confinante paese di Villabate.
Insomma Alessandro Porretto è vivo, ma i familiari avevano riconosciuto un corpo sbagliato.
A trovarlo vivo sarebbero stati due poliziotti di Bagheria e l’uomo si è persino fatto riconoscere.
Panico, paura e stupore ovviamente.
Poi, si è scoperto che il morto era Massimo Pandolfo, 47 anni, che non aveva dato più notizie di sé dalla sera del 25 aprile, poche ore prima del ritrovamento del cadavere.