Eppure, in una realtà nella quale ci sono stati forse più buoni librai che lettori, qualcuno si fa venire in mente di aprire una libreria, anzi una biblioteca privata itinerante, basata sul baratto. Un posto pubblico, aperto, che occupa quasi tutta Piazza Monte S. Rosalia (zona Poste centrali di via Roma) e che da un anno e mezzo si offre alla cittadinanza con il caloroso sorriso di benvenuto del suo ideatore, Pietro Tramonte. Non è il primo episodio che ricordo del genere (già la vecchia, e amatissima, Libr'Aria aveva una scaffalatura apposita), ma questo è davvero grandioso nel fondarsi su questo progetto.
Nell'apparente caos, anche il visitatore più disorientato troverà una significativa mano d'aiuto nelle spartane, ma inequivocabili etichette che conferiscono - se si vuole - un sapore ancora più casereccio e amichevole all'aperta cordialità di Pietro Tramonte. C'è di tutto - ma davvero di tutto - e non solo libri, anche riviste, albi di fumetti e atlanti - e il baratto è molto libero: se libro vale libro, non mi pare ci sia una ragioneria troppo occhialuta se a fronte di un bel dono librario si torna a casa con un volume in più o in meno.
Va da sé che io mi sono tenuto la copia "prestata", quella più preziosa, e ho dato via quella nuova, ma ancora anonima. Non ho saputo resistere alla tentazione di accludere un fogliettino dentro al libro per raccontare questa piccola storia, credo che renda il bookcrossing più umano, più un dono. Devo dire che mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di simile nei libri che ho preso, ma purtroppo né nella bella guida sull'Austria del Touring Club, né nell'antologia di interviste di Indro Montanelli, né nella biografia di Eleonora Duse che ho preso in cambio ho trovato qualcosa del genere.
D'altra parte, per chi ha tempo e pazienza, credo che non mancheranno alla Biblioteca privata itinerante di Pietro Tramonte le occasioni per imbattersi in nuove persone, in nuove vite, nell'anima un po' sommersa e spesso ingolfata di questa città.