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Palermo: I tentacoli della piovra si allungano sui rifiuti

Creato il 17 aprile 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale


Palermo: I tentacoli della piovra si allungano sui rifiuti Cosa nostra ha messo lo zampino nella gestione del ciclo dei rifiuti nel palermitano. Lo ha scoperto la procura di Palermo e, a dire il vero, era assai prevedibile soprattutto dopo Napoli. 
I carabinieri hanno alzato il velo su quella che definiscono «la massiccia penetrazione mafiosa all'interno del Coinres, il consorzio per la raccolta dei rifiuti tra 22 Comuni dell'Ato 4». 
Per gli investigatori «le amministrazioni comunali interne al consorzio» avrebbero consentito di far guadagnare al boss Francesco Lo Gerfo, colpito oggi da ordine di custodia in carcere, «ingenti somme di denaro attraverso un'impresa direttamente riconducibile a lui e fittiziamente intestata a terzi», che è stata sequestrata. 
Lo Gerfo avrebbe gestito sia le estorsioni che il controllo sistematico delle apparati elettronici da gioco installati negli esercizi commerciali del proprio territorio. 
Un'altro indagato nell'operazione antimafia di oggi, Antonino Messicati Vitale, già condannato per 416 bis, sarebbe il reggente mafioso di Villabate (Pa) e avrebbe estorto denaro ai proprietari della sala ricevimenti «Villa Fabiana». 
Secondo le indagini la famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno (Pa), decimata dagli arresti e dalle condanne nel procedimento Perseo, sarebbe gestita anche dall'indagato Salvatore Barrale mentre la famiglia mafiosa di Bolognetta (Pa) è gestita anche da Stefano Polizzi. Vincenzo Ganci, uno dei destinatari degli ordini di custodia cautelare in carcere per mafia nell'operazione di stamane dei carabinieri, è candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista «Amo Palermo» che appoggia il candidato sindaco Marianna Caronia deputata regionale del Pid. 
Lo si evince dal provvedimento di custodia cautelare. Secondo i carabinieri, nel corso delle indagini, Ganci che è consigliere di circoscrizione di Palermo, «ha eseguito la mediazione tra il capo mandamento mafioso di Misilmeri e l'attuale Presidente del Consiglio comunale di Misilmeri Giuseppe Cimò. 
La Procura di Palermo comunicherà le notizie riguardanti il Comune »agli uffici competenti affinchè valutino la sussistenza dei presupposti per lo scioglimento degli organi elettivi dell'amministrazione comunale di Misilmeri



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