”Mentre uscivamo dalla filiale – racconta ancora Giovanni – nell’area che separa le casse dall’uscita, senza alcun motivo siamo stati aggrediti verbalmente e pubblicamente con ingiurie, in presenza degli impiegati e dei clienti dalla bancaria. Ci ha detto: ‘mi auguro di non avere mai a che fare con due medici come voi, pezzenti, non siete uomini, froci!”
A questo punto Giovanni M. e Augusto A., hanno lasciato la banca scossi da quanto accaduto. “Non sapevamo come reagire a queste offese – racconta ancora il pediatra – cosi’ dopo essermi consultato con il mio avvocato, abbiamo deciso di presentare una denuncia nei confronti della dipendente bancaria. La citero’ in giudizio, sia penalmente che civilmente. In caso di risarcimento devolvero’ il ricavato all’Arcigay e alle associazioni che si battono per la causa degli omosessuali. Non e’ pensabile che nel 2013 ci sia ancora una omofobia cosi’ estesa”.
“L’episodio di Palermo e’ molto deprimente, e’ davvero pazzesco cio’ che e’ accaduto…”. Lo ha detto all’Adnkronos il Presidente nazionale di Arcigay Flavo Romani, commentando l’episodio avvenuto oggi in una banca di Palermo quando due medici gay sono stati apostrofati da una impiegata dell’istituto di credito con l’epiteto ‘non siete uomini, ma froci’. “Immagino lo choc e il disagio della coppia di medici – spiega ancora Romani – Purtroppo l’ignoranza delle persone non ha confini. E qui non stiamo parlando di un ragazzino che per strada dice ‘frocio’ ma di una impiegata che ha rapporti quotidiani con il punnlico. Episodi del genere non dovrebbero accadere”. L’Arcigay condanna l’episodio e spiega: “L’ignoranza va a forza di pregiudizi e paura – dice ancora Romani – E’ molto deprimente tutto questo. Poi a Palermo dove sabato presenteremo il Gay Pride 2013. Comunque i due medici hanno fatto benissimo a denunciare l’accaduto e a denunciare anche l’impiegata. Non abbassino mai la testa”.