Magazine Cultura

"Palermo in A". L'urlo di gioia nella città che affonda e l'impotenza nel degrado

Creato il 06 maggio 2014 da Stupefatti

Sabato scorso a Palermo, nonostante la pioggia e il vento, mi metto i calzoncini corti, appendo al collo una scenografica macchina fotografica e faccio il turista per tutta la giornata, mimetizzandomi con i francesi, gli inglesi, gli orientali e gli americani che vagano per la città, disagiati, trascurati, oltraggiati, messi sotto dalle macchine, continuamente truffati da questo o da quell'altro operatore commerciale più o meno abusivo. Indosso cioè i panni dell'esponente di un potenziale futuro di sviluppo economico della città e dell'Isola tutta – il turista – e vivo in prima persona la disperazione senza futuro di una terra che non riesce ad essere nient'altro che tragica. Nel pieno pomeriggio, poi, sento il boato (1). Il Palermo è in serie A. E giù festoni, bandierine, strombazzamenti di macchine e motorini. In serata, poi, sane manifestazioni di sano tifo sanamente sportivo ma anche insane manifestazioni di insani tifosi insanamente ubriachi e bestiali (2). Un rivoltolarsi carnevalesco per una città che il sottoscritto – sempre camuffato da turista – osserva con le braccia a terra, ruminando stereotipi e frasi fatte senza nemmeno più la speranza di trovare le parole giuste per tuttoquesto. Come dire, per esempio, che Palermo è una città allo sbando. E che fa letteralmente schifo. Degrado demoetnoantropologico architettonico urbanistico igienicosanitario socioeconomico politicocivile e umano. La gente che ha gli occhi sempre più piccoli e cattivi, il passo sempre più porcino e violento, le occhiaie sempre più affossate, la pelle sempre più grassa e oscena. Le strade che quando piove puzzano di liquami, di cacca e di pipì. E poi c'è l'immondizia, la sporcizia, l'aria irrespirabile. Una cappa di gas allucinante. E poi gli spacciatori ad ogni angolo di strada. I posteggiatori abusivi dovunque. L'illegalità fatta sistema. All'ordine del giorno – e pornograficamente esposto, come in vetrina - il Compromesso Perenne con la brutalità, la criminalità, la mafia. Tutto il verminoso dietrolequinte del potere mai troppo dietrolequinte. E comunque, dicevamo. Sabato pomeriggio, il Palermo in A. I palermitani sono felici. Tutta Palermo esulta d'orgoglio mentre io corro in macchina, salgo a bordo, parto sgommando sull'asfalto, sbuffando gas nocivi dalla marmitta, e mi catapulto finalmente nella mia casa fuori città, butto in un angolo della mia stanza i calzoncini e la macchina fotografica, accendo il computer e finalmente – finalmente! - finalmente vomito su Facebook tutta la mia rabbia straripante e la mia giusta legittima impotente e supremamente ridicola indignazione da turista per un giorno. (3)
NOTE1) Palermo in A e festa grande in città. Foto e notizia su Repubblica qui, qui, qui e qui. Durante i festeggiamenti è stata vandalizzata la statua di Ruggero Settimo, guarda le foto su Repubblica. Leggi pure: "Palermo, picchiati tifosi della Juventus" (BlogSicilia). Leggi la notizia anche su LiveSicilia
2) Una testimonianza fregata da Fb: "Ieri un mio amico e' stato selvaggiamente pestato in taverna da i soliti cocainomani animali esaltati dall'ingresso nella serie superiore di una squadra di merda di questo sport di merda chiamato Calcio ..in più dopo averlo pestato gli hanno pure rubato la bicicletta .. schifo totale ..le bandiere ficcatevele nel culo (Marco Barone)".
3) Sabato sera, poi, succede un'altra cosa. Vergogna all'Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. Una sparatoria prima dell'inizio della partita, violenze dentro e fuori lo stadio, fischi all'inno nazionale (presenti il presidente del consiglio e del senato) e la foto di Genny A' Carogna, capo ultrà del Napoli figlio di un boss della camorra, che detta legge sugli spalti e parla direttamente col capitano del Napoli (a proposito di Compromesso). Il tipo ha anche una maglietta: "Speziale Libero". Speziale è l'assassino del commissario Raciti, ucciso con un colpo di lavandino in testa nel derby Catania-Palermo il 2 febbraio 2007. Genny A' Carogna diventa un caso politico. Il questore: "Nessuna trattativa". Alfano: "Daspo a vita". (Repubblica) Il profilo di Genny A' Carogna su L'Unità. Leggi l'intervista alla vedova Raciti (Repubblica). I dieci padroni delle curve, tra mafia, affari e politica (Repubblica). Gli Ultrà: "Genny ha salvato la finale" (Repubblica). La foto di Genny che alza la Coppa Italia nel 2012 (Repubblica). L'intervista a Genny: "Nessuna trattativa con le forze dell'ordine" (Il Mattino). Genny merita di diventare prefetto, la petizione ironica (Il Fatto Quotidiano). Saviano: "Lo Stato nel Pallone" (Repubblica). Napoli-Fiorentina, la trattativa Stato-Mafia bonsai (Qualcosa di Sinistra). Genny è un pezzo d'Italia, non di Napoli (Il Fatto Quotidiano) Speziale: "Mi dispiace per la vedova Raciti, ma sono innocente" (Resapublica). La pagina di Genny A' Carogna su Nonenciclopedia

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :