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Palermo, minorenni in video hard su Whatsapp. Indagini della Polizia in corso

Da Roberto Romano
Palermo, minorenni in video hard su Whatsapp. Indagini della Polizia in corsoLe riprese, la cui diffusione è diventata ormai impossibile da bloccare, sono finite sulla scrivania della Polizia Postale, consegnate volontariamente dai genitori dei ragazzini che ne erano in possesso. Che potrebbero a questo punto rischiare un'indagine per detenzione di materiale pedopornografico, accusa già pendente sulla testa dell'ignoto autore del video, che rischia una pena fino a tre anni di carcere.
Hanno iniziato a circolare su Whatsapp ma hanno invaso gli smartphone di molti adolescenti palermitani: sono almeno un paio di video, in cui alcune ragazze minorenni  fanno sesso con ragazzi poco più grandi; scene riprese nei bagni di una discoteca e in una camera da letto. E i video, la cui diffusione è diventata ormai impossibile da bloccare, sono finiti sulla scrivania della Polizia Postale, consegnati volontariamente dai genitori dei ragazzini che ne erano in possesso. Gli inquirenti tengono le bocche cucite sulla delicata vicenda, ma alcuni ragazzi potrebbero a questo punto rischiare un’indagine per detenzione di materiale pornografico, accusa già pendente sulla testa dell’ignoto autore del video, che rischia una pena fino a tre anni di carcere.Il caso sembra collegato ad una maxi rissa scoppiata sabato pomeriggio nelle vie del centro di Palermo, che ha coinvolto decine di adolescenti. Sebbene gli investigatori tengano il più assoluto riserbo, voci tra i ragazzi coinvolti suggeriscono che la rissa sia scoppiata a causa vicenda dei video hard. Tra i ragazzi che hanno dato vita al maxi scontro, infatti, si sarebbero trovati anche i presunti autori del video.(Fonte: Il Fatto quotidiano)

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