Una sorta di Occupy teather? Forse.I ragazzi denunciano che, nonostante il restauro sia terminato 5 anni fa, il teatro resti uno spazio negato al mondo culturale del capoluogo siciliano.”Un gruppo di artisti e operatori del campo della cultura e dell’arte ha deciso di restituire questo luogo alla città, non è un’occupazione ma un’apertura, una restituzione. Noi vogliamo parlare con le istituzioni e vogliamo chiedere che il sistema cultura abbia un regolamento, che non vada più come è andato finora”.Gli occupanti, che hanno costituito un comitato, nel loro manifesto scrivono che “uno spazio destinato alla cultura non può chiudere per ragione alcuna. La sua assegnazione e la sua vita devono essere garantite da criteri di gestione trasparenti e rigorosi”. Da qui dunque la decisione di autogestire il teatro, chiedendo “un regolamento che disciplini l’assegnazione” degli spazi e “il costante monitoraggio di tutte le attività finanziate”. Il manifesto ha raccolto oltre 600 sottoscrizioni e adesioni, tra le quali quelle di Dario Fo, Alessandro Haber, Paolo Rossi e Wim Wenders.
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