Le du strutture gestite da asiatici alimentavano la distribuzione al dettaglio in gran parte di Palermo. Secondo le stime dei Finanzieri, la vendita di questa merce avrebbe portato introiti per 8-10 milioni di euro. Tra i prodotti sequestrati ci sono giocattoli e capi di abbigliamento, falsi o privi del marchio comunitario, e prodotti elettrici e informatici pericolosi in quanto non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria.
I controlli hanno riguardato due negozi a piazza Giulio Cesare e un maxi-deposito in corso dei Mille, dove i militari si sono trovati di fronte ad un vero e proprio sistema di “scatole cinesi” con porte che conducevano ad altre stanze dalle quali era possibile accedere ad altri vani, tutti stracolmi di scatoloni.
I militari hanno denunciato alla Procura di Palermo due persone, un uomo e una donna, entrambi cinquantenni di nazionalità cinese.