L’iniziativa nasce in seno all’esperienza maturata nel difficile quartiere di Brancaccio dall’associazione Ede (Ente per la diffusione dell’educazione) e ha lo scopo di catalizzare l’attenzione verso tutte quelle donne (immigrate e non) che vivono in ambienti difficili della citta’ e che lottano contro pregiudizi, discriminazioni, violenze e segregazioni. ‘Creativa’ e’, soprattutto, una denuncia tutta al femminile che si serve dell’arte, nella sua accezione piu’ ampia, per inviare un messaggio che arrivi anche a chi non vuole sentire.
Con ‘Creativa’ il Castello di Maredolce alla Favara diventera’ per due giorni spazio scenico, da dove iniziare un vero e proprio viaggio dentro le mura dello storico edificio arabo-normanno, grazie anche alla suggestione delle parole e delle immagini. “Creativa – spiega Maria Grazia La Valle, presidente di Ede e consigliere della seconda Circoscrizione – nasce da una duplice esigenza: divulgare la filosofia del fare attraverso ogni forma di espressione creativa, denunciando la discriminazione di genere e promuovendo l’integrazione e, come secondo punto, valorizzare quel patrimonio storico-artistico, qual e’ il Castello di Maredolce, oggi quasi nascosto alla vista dei passanti da costruzioni abusive, pur essendo uno dei monumenti di spicco della citta’. Un edificio, insomma, la cui storia e’ stata brutalmente confinata in uno ‘spazio morto’ e culturalmente degradato”.
Fonte Ansa