Poi anche una visita: “Prima un uomo che non avevo mai visto mi chiese della carne per i carcerati -ha raccontato- e il giorno successivo lo stesso uomo, assieme a Randazzo, venne a parlare col mio compagno. ‘Zio – ha detto Randazzo al mio compagno – qua c’e’ il mio amico che deve campare’. Io mi sono alterata e anche se mi hanno risposto che ‘questi sono discorsi da uomini’, ho detto a Randazzo e all’amico di andarsene e di non venire piu’ a fare questi discorsi”. Dopo aver visto le facce di Randazzo e dell’amico sul giornale, perche’ finiti in una retata antimafia, la donna ha deciso spontaneamente di denunciare il tentativo di estorsione aggravata. Ha dovuto chiudere la sua attivita’ l’anno scorso: “Dopo la denuncia – ha spiegato fuori dall’aula – la gente del quartiere ci ha tolto il saluto, i clienti sono diminuiti e ci siamo ritrovati in un mare di debiti”.
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