“Si è vendicato contro di me perché cinque anni fa ho licenziato suo padre”.
Poi continua Zamparini dicendo;
«Quello che è successo è una vergogna. Appena finita la partita ho chiamato il mio uomo a Palermo, Miccichè, e gli ho chiesto: ma chi è questo arbitro. Candussio, mi ha risposto. Ci ho pensato un attimo e mi è venuto in mente: io lo conosco, Candussio abita a tre chilometri da casa mia, dove sono nato, a Sevegliano (paese in provincia di Udine), lì ho i miei uffici. Così ho chiamato il sindaco di Sevegliano, volevo avere la conferma. Sì, è lui. Il sindaco, un mio amico, mi ha detto: guarda che si è vendicato. E io ho replicato: vendicato di che? Ma non ti ricordi, cinque anni fa hai licenziato suo padre? Ecco…ecco perché ce l’aveva con me e con il Palermo. Ha espulso, tra giocatori e tecnici, cinque dei miei, ha ammonito i due che erano diffidati(Barreto e Bolzoni, ndi), ci ha danneggiato in tutti i modi. Sapeva di farlo, voleva farlo. Non è andato via di testa, ha fatto tutto con coscienza. E’ stata la sua vendetta per il licenziamento di suo padre. Ripeto: è una vergogna, Candussio (che è nato a Palmanova, a tre chilometri da Svegliano, ed appartiene alla sezione Aia di Cervignano del Friuli, ndi) doveva rifiutarsi di arbitrare questa partita, invece si è vendicato. Faremo ricorso, bloccheremo quest’arbitro: non deve più arbitrare.”
Ricordiamo che l’arbitro ha concesso un rigore per un presunto fallo di mano di Daprela’, il quale e’ costato la sconfitta ai palermitani.