Palestina. Estremisti ebrei bruciano tenda di beduini in Cisgiordania

Creato il 13 agosto 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

Un altro attentato incendiario si è verificato oggi in Palestina, analogo a quello compiuto nei pressi di Nablus, quando degli estremisti ebrei hanno dato fuoco con bottiglie molotov alla casa di una famiglia palestinese, uccidendo un neonato ed il padre.
Questa volta l’attacco è avvenuto nel villaggio di Ein Samia, vicino alla città di Ramallah, in Cisgiordania: una tenda di beduini è stata infatti data alle fiamme e, anche se questa volta non ci sono state vittime, proprio come nell’attentato di Nablus, su una roccia poco distante è stata trovata la parola “vendetta”, scritta in ebraico.
Questo elemento, secondo le autorità israeliane che si stanno occupando del caso, fa sospettare che, anche in questo caso, l’attacco sia opera di estremisti ebrei, probabilmente residenti nelle colonie vicine.
In seguito ai fatti di Nablus, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva parlato di “terrorismo”, garantendo che i responsabili sarebbero stati catturati e puniti al più presto, ma le condanne di Hamas e del presidente palestinese, Abu Mazen, facevano ricadere proprio su Tel-Aviv e sulla sua politica di impunità nei confronti dei coloni la responsabilità di atti simili.

da Notizie Geopolitiche



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