Forse il segreto è proprio questo, seguire l’istinto nei momenti buoni e lavorare per il team quando la giornata non è delle migliori. Una mentalità vincente, sviluppata da piccolo nel paese d’origine. “Ho cominciato a giocare da bambino seguendo le orme di mio padre” racconta, “anche se mi sarebbe piaciuto diventare un calciatore. In Serbia la pallanuoto viene seguita parecchio, anche perché la nazionale vince spesso. I ragazzi vengono subito inquadrati dal punto di vista tecnico e disciplinare; è un po’ quello che cerco di fare anche io con gli under 13 della Torino 81 che alleno”.
La storia sportiva del 32enne di Belgrado inizia nella squadra della sua città, la Stella Rossa. “L’esordio in prima squadra quando avevo 16 anni è uno dei miei ricordi sportivi più belli. Altre emozioni le ho vissute con la nazionale giovanile serba e con quella della Macedonia, partecipando agli Europei e al Mondiale del 2009”. La formazione macedone, scioltasi nel 2012, venne creata per promuovere la pallanuoto nel piccolo paese dell’ex Iugoslavia, aggregando atleti di Serbia, Croazia e Montenegro.
Per le squadre di club Ivan ha viaggiato parecchio. “Cambiai alcune società, finché decisi di provare una nuova esperienza in Italia”. Proprio con l’S.C. Quinto affrontata venerdì; tre stagioni in A2, con il titolo di capocannoniere del campionato 2006/2007. Poi il ritorno alla Stella Rossa e una nuova avventura all’estero, con un quarto posto nel massimo campionato greco; infine, l’approdo nel capoluogo piemontese, per la storica società gialloblu. “Fui chiamato nel 2010 nell’ambito del progetto di portare la Torino 81 in A1” ricorda, “un risultato sfiorato due volte con i playoff”.
Nella passata stagione la compagine torinese ha conquistato la salvezza anche grazie ai suoi gol (una sessantina, che gli hanno permesso di laurearsi capocannoniere di A2 per la seconda volta). “Quest’anno sono rientrati giocatori importanti e i giovani sono cresciuti con l’esperienza dello scorso campionato” conclude il bomber gialloblu, “non faccio pronostici ma credo che la squadra sia forte e potrà togliersi parecchie soddisfazioni”.
Luca Bianco
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