Magazine Sport

Pallanuoto: Torino 81 a Brescia per i 3 punti, parola di Sergio Pierucci

Creato il 24 gennaio 2014 da Sportduepuntozero

Torino 81 - Foto Massimo Pinca“Rispetto all’anno scorso la squadra è più compatta e più esperta, nonostante l’età media molto giovane; ha tutte le carte in regola per centrare la qualificazione ai playoff”. Le parole del “capo ultras” Sergio Pierucci riassumono il pensiero di tutta la tifoseria dell’Iren Torino 81, che da qualche settimana sta seguendo con grande euforia il campionato della sua squadra del cuore; un entusiasmo che nasce dentro ciascun tifoso ma che week end dopo week end viene alimentato dagli ottimi risultati conquistati dai gialloblu di Simone Aversa. Domani alle 15 il cammino della Torino 81 farà tappa a Brescia, una trasferta non semplice: “affronteremo una formazione più forte di quanto possano far pensare i loro tre punti in classifica” è il monito di coach Aversa, “hanno esperienza e in casa si esprimono al meglio. Inoltre quel campo è per noi storicamente ostico; ma sono fiducioso, ho visto uno spogliatoio carico che ce la metterà tutta per conquistare altri tre punti”.

Oltre che di Tommaso Seinera, i ragazzi della Torino 81 dovranno fare a meno di un altro elemento fondamentale: il pubblico della Monumentale. “In queste prime settimane di campionato la gente in tribuna si è esaltata ma soprattutto si è divertita” continua Sergio Pierucci, romano di Civitavecchia con una passione innata per la pallanuoto. Non è stato giocatore ma la tradizione pallanuotistica della sua città gli scorre nelle vene da quando era bambino: “nel Lazio ho visto giocare grandi campioni, poi circa vent’anni fa sono mi sono trasferito a Torino. Inizialmente non seguivo molti incontri; due anni fa però mio figlio ha iniziato a giocare nel vivaio della Torino 81 e io ho ritrovato il vecchio entusiasmo”.

I sostenitori gialloblu sono ragazzi del settore giovanile, amici e fidanzate dei giocatori, persone adulte; non tifano contro gli avversari ma incitano per 32 minuti i loro beniamini. Durante le partite casalinghe arrivano alla Monumentale armati di striscioni, tamburi, trombette e, soprattutto, della loro voce. Con un occhio Sergio segue il match, con l’altro si rivolge alla tribuna, facendo partire cori personalizzati e rumorosi. E se per Roberto Rusiello si canta “un capitano, c’è solo un capitano”, per il bomber Ivan Vuksanovic il più gettonato è “Oh, forza Ivan, non mollare, facci gol”, naturalmente accompagnati da uno scroscio di grida e applausi.

A detta di tutti i giocatori, un pubblico caldo come quello torinese non si trova da nessun altra parte in Italia. A meno che questo non decida di seguire le trasferte della squadra: “durante la passata stagione siamo andati a Lavagna e a Sori” racconta Sergio, “ma soprattutto qualcuno di noi era alla Scandone di Napoli per l’ultima partita di playout, in cui abbiamo raggiunto la salvezza; un momento decisamente emozionante nella mia “carriera” da tifoso gialloblu. Per quest’anno il massimo sarebbe giocare una serie di playoff contro Civitavecchia, il mio cuore non saprebbe da che parte schierarsi ma vivrei momenti indimenticabili, tra il mio passato e il mio presente”.

Il rapporto tifo-giocatori è qualcosa di eccezionale, decisamente più profondo rispetto a quello che si può trovare nella maggior parte degli sport di squadra. “I giocatori sono ragazzi fantastici” assicura il leader della curva, “con loro si può scherzare, parlare liberamente del campionato e di qualunque altra cosa. Sono un gruppo molto unito, ci conoscono personalmente e ci rendono partecipi dei loro stati d’animo. Molti atleti gialloblu allenano le diverse categorie del settore giovanile e siamo sicuri che con il loro esempio e i loro insegnamenti i nostri figli diventeranno grandi atleti e brave persone”.

Luca Bianco

Guarda dove praticare Pallanuoto a Torino e dintorni


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :