Pallanuoto: Torino 81 e Giacomo Federici in partenza per Trieste

Creato il 01 maggio 2014 da Sportduepuntozero

La settimana dell’Iren Torino 81 è volata via veloce, sulle ali dell’entusiasmo per l’ultima fantastica vittoria casalinga contro Lavagna, che ha portato i gialloblu a un solo punto dal quarto posto che vale i playoff. “Gli ultimi due successi ci hanno rilanciato” afferma Giacomo Federici, giovane attaccante dei torinesi, “la piccola crisi di risultati di 2-3 mesi fa è alle spalle e nel gruppo c’è serenità e fiducia reciproca”. Sabato alle 18.30 i ragazzi di coach Simone Aversa affronteranno Trieste terza in classifica, a caccia di tre punti che li proietterebbero a una sola lunghezza dai friulani. “Sono una squadra forte, soprattutto in casa” continua Giacomo, “schierano un ottimo portiere e una buona difesa, un mancino straniero temibile e Petronio, uno dei migliori atleti del nostro campionato. Ma non siamo inferiori, se giochiamo bene e senza paura possiamo batterli”. La posta in palio è tanta; anche per questo, dopo l’allenamento odierno che ha visto un’amichevole contro la Dinamica, la Torino 81 partirà già domani per Trieste, per presentarsi alla sfida di domani sera senza la stanchezza del viaggio. “All’andata perdemmo per un solo gol e questo ci darà ancor più motivazione”.

Nato a Genova 21 anni fa ma cresciuto a Rapallo, Giacomo Federici ha la pallanuoto nel sangue, come dimostra l’attitudine al gol dimostrata partita dopo partita. Il papà ha sempre giocato ad alti livelli e ora allena in A2 il Chiavari, formazione in cui milita il fratello Gregorio, e fin da bambino Giacomo ha praticato l’acquagol, pur rimanendo nel nuoto agonistico fino a 11 anni. “Molti miei amici giocavano a calcio ma io scelsi senza esitazioni la pallanuoto. Così dopo una stagione a Rapallo passai alle giovanili del Camogli; qui vincemmo 4 titoli nazionali ma soprattutto imparai moltissimo grazie a un coach bravo e preparato, Cavallini, e a un ambiente molto stimolante”.

Nel 2012 l’arrivo alla Torino 81, in concomitanza con l’inizio dell’università di veterinaria. “Potevo andare a studiare in altre città ma qui c’era una bella realtà di pallanuoto e decisi di venire qui. È stata la scelta migliore. Per tutta la prima stagione continuai a giocare con la squadra under 20 di Camogli ma fui comunque trattato da subito come uno del gruppo; sentirsi accolto come in famiglia è stato importante, vivendo lontano da casa”. L’esordio in A2 in gialloblu è dell’anno scorso: “dopo gli anni delle giovanili in Liguria, qui sono diventato un giocatore più completo e maturo. In questo, avere Simone Aversa come allenatore mi ha aiutato parecchio; da ex compagno ci conosce bene e capisce le situazioni. E la serie A2 è un campionato difficile ma molto formativo, un’ottima palestra per crescere”.


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