Classe ’88, centroboa, è uno dei pochi giocatori della Torino 81 che non proviene dal vivaio gialloblu, essendo nato e cresciuto a Firenze. Ma è diventato ugualmente un pilastro di questa formazione, oltre che un elemento importante del gruppo. Per la calottina numero 3 del team torinese l’adattamento non è mai stato un problema. Arrivato in Piemonte dalla Rari Nantes Florentia, tornò a casa per un anno in A1, prima di trasferirsi un’intera stagione in Australia: “quando mi fu proposto di giocare nel campionato locale decisi in cinque minuti. Là mi allenavo e lavoravo come bagnino; un’esperienza molto divertente e formativa, la ripeterei all’istante”.
Nuotatore fin da bambino, Emiliano esordì nella pallanuoto a 12 anni in una piccola squadra fiorentina, prima di passare nel settore giovanile della Florentia. L’arrivo in gialloblu avvenne quasi per caso: “la Torino 81 era appena salita in A2 e un dirigente venne in Toscana per visionare un mio compagno di squadra. Mi notò e io accettai volentieri. Avevo voglia di provare una nuova avventura e a distanza di anni sono contento di aver preso quella decisione. Mi sono innamorato di questa città e qui siamo molto più che semplici compagni di squadra”.
Emiliano Cranco non è solo giocatore; da due stagioni allena il gruppo under 15 della Torino 81: “è un ruolo importante e stimolante. Mi piace il rapporto che c’è con i miei ragazzi, sono molto esigente ma penso che questo li aiuterà a crescere. Mi piace anche insegnare ai giovani “i trucchi del mestiere”, gli stessi che applico io stesso in acqua. Dal punto di vista tecnico e umano mi ispiro all’allenatore che avevo a Firenze, Dusan Popovic, mancato purtroppo qualche tempo fa. Da giocatore è stato un centroboa fortissimo, da coach mi ha insegnato un sacco di cose; se sono arrivato fino a qui gran parte del merito è sicuramente sua”.