Pallida follia

Da Posacostantino


Nuvole come zucchero filato oscillano  sui dirupi del tempo per non farlo svanire. Conosco questo suono, come nenia all’inbrunire, sottovoce quasi mai ti dice: “Se potessi toglierti dal cuore” tutto quello che non accetta. Un’alba ferita d’addio gioca con i contorni di un giorno e i coni d’ombra di una notte desolata di rincorsi spinosi che non hanno vento. Non hanno udito: “C’è sempre un tempo per ogni cosa”. Mentre la luna silenziosa, invano spinge la tua voce per quello che si porta via. Alito violento di un addio, preludio di un cambiamento. Chissà per quanto tempo ancora crederà in un refolo di vento!  Pallida follia di un altro momento.