Palm Springs e l’insalata di datteri

Da Silva Avanzi Rigobello

Uno degli alberghi più belli che io abbia mai visto è il Marriott Desert Springs Resort, però non sono mai stata a Dubai, per esempio.
Si trova nell’area di Palm Springs a meno di 180 km da Los Angeles e come in tutti gli hotel americani, non occorre essere ospiti per entrare a bere qualcosa al bar, fare acquisti nei negozi al loro interno se ce ne sono (e ci sono sempre), usare le toilette e pranzare o cenare in uno dei ristoranti.


In questo albergo particolare le navette per raggiungere i servizi offerti con il pernottamento, come i campi da golf o le piscine, sono piccole barche a motore che entrano attraverso altissime porte di vetro nello specchio d’acqua che occupa una parte della gigantesca hall e accolgono a bordo gli ospiti.
Palm Springs è una città incredibile e affascinante, piena di specchi d’acqua e laghetti: sorge al centro di una imponente zona desertica circondata, sui quattro lati dalle San Bernardino e le Little San Bernardino Mountains, le Santa Rosa e le San Jacint.
Per raggiungerla si costeggiano il Joshua Tree National Park e distese infinite di pale eoliche, fino ad arrivare in questa oasi verdissima grazie alle sue numerosi sorgenti calde naturali e dai colori incredibilmente brillanti grazie alla purezza dell’aria.


Già 500 anni fa era abitata dai Nativi della Tribù Cahuilla, che l’avevano chiamata Se-Khi: acqua bollente.
A Palm Springs il sole splende 350 giorni l’anno e la temperatura media è di 32 gradi (43/44 in estate).
Effettivamente fa un gran caldo e si sente, ma passeggiando lungo Palm Canyon Drive, la via dello shopping di lusso e dei ristoranti eleganti, si viene continuamente irrorati in modo soft, anche se un po’ a tradimento, da una fresca nebulizzazione offerta non so se dagli esercizi commerciali o dal Sindaco. Fa arricciare un po’ i capelli, ma è gratuita, gradevole e decisamente rinfrescante.
Comunque anche il pranzo può essere rinfrescante (e raffinato dato l’ambiente) se si sceglie un’insalata a base di datteri appena colti nelle piantagioni della zona e qualche altro ingrediente saporito.


Perché non farlo anche a casa? In qualche negozio di nicchia si trovano nel settore dei frutti tropicali i datteri freschi, ma si possono usare anche quelli secchi, basta che siano morbidi. Io anzi li preferisco.
Si lavano con cura, si tagliano a metà e si denocciolano. Si mettono un una ciotola.
Si aggiungono: misticanza, arancia pelata a vivo, pinoli, cipolla rossa affettata sottile, formaggio gorgonzola piccante sbriciolato, grissini al sesamo pestati nel mortaio e si condisce con una salsina a base di olio, sale, pepe, succo di limone e miele.
Si mescola tutto e si serve.

Non vi ho dato le quantità perché dipendono da come si vuole considerare questa insalata, che a Palm Springs è un antipasto, ma io giudico piuttosto un veloce piatto unico.


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