Palmipedone #114 —Capelli—

Creato il 22 aprile 2011 da Ilainwonderland

Non voglio più chiedere scusa
se sulla testa porto questa specie di medusa
o foresta
non è soltanto un segno di protesta
ma è un rifugio per gli insetti
un nido per gli uccelli
che si amano tranquilli fra i miei pensieri
e il cielo.
[Niccolò Fabi - Capelli]

David Lynch, a leggere la voce di Wikipedia, è uno che nella vita ha fatto più o meno cento volte di più di quello che basterebbe fare per essere definito Artista. È quello di Mulholland Drive, che è un film che se state ancora a rompervi la testa sulla trottola di Inception è perché ancora non avete visto Mulholland Drive, e presumibilmente, una volta che l’avrete visto, Mulholland Drive, comincerete a fare ciò che in gergo si dice chiudersi di brutto, vi chiuderete di brutto a cercare di trovare un senso a Mulholland Drive. Poi di David Lynch, visto che nella vita ha fatto più o meno cento volte di più di quello che vedi sopra, immagino che esitano anche altre cose degne di nota e sulle quali chiudersi di brutto, oltre a Mulholland Drive; io non lo so perché ho visto solo quello e questo video per un pezzo di Moby che, siccome è un vegano di quelli integralisti che manco indossa indumenti di lana per quanto è vegano, mi sta antipatico. Il numero preferito di David Lynch è il sette. Il mio no. David Lynch ha dei capelli vivi, dei capelli ribelli, dei capelli artistici, dei capelli pittoreschi.

Noi in Italia c’abbiamo un artista che, se diciamo che l’artisticità di David Lynch è pari a 1 Lyn, ha un’artisticità di circa 0.1429 Lyn, cioè un settimo di Lynch (frazione corrispondente al Lynch musicista) e che ha dei capelli altrettanto vivi, altrettanto ribelli, altrettanto artistici, altrettanto pittoreschi, ma anche architettonici, scultorei e fisici.

A sinistra: i capelli di Morgan
A destra e dall’altro verso il basso: il tetto della cappella di Notre Dame Du Haut, dettaglio del dipinto di Van Gogh “Campo di grano con allodola“, scultura di Hans Harp il cui titolo èc e che secondo me sembra un enorme ippopotamo, dettaglio di “Albero Argentato” di Mondrian, le nuvole di Monkey Island 3, tracce di particelle cariche in una camera a bolle.

Piesse: io odio andare dal parrucchiere.
Pipiesse: quella di Lynch l’ho trovata qui, quella di Morgan l’ho fatta io.



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