250 g di farina integrale di grano tenero
250 g di Frumenta tipo 1
12 g di lievito di birra
350 g circa di latte parzialmente scremato a temperatura ambiente
15 g di zucchero di canna integrale
6 cucchiaini da caffè di cannella in polvere (in realtà la quantità è molto soggettiva io ne uso anche di più, voi troverete la vostra dose)
7 g sale
PRIMO IMPASTO
250 g di farina integrale di grano tenero
10 g di lievito di birra acqua tiepida.
170 g circa di latte parzialmente scremato
15 g di zucchero di canna integrale
Mettete in una ciotola la farina integrale ed il lievito a pezzetti, amalgamate a secco; quindi unite il latte in quantità tale da rendere morbido ed elastico l’impasto.
Stesso procedimento se utilizzate l’impastatrice.
Fate riposare fino a che l’impasto raddoppia a recipiente coperto con pellicola trasparente.
SECONDO IMPASTO
250 g di Frumenta tipo 1
170 g circa di latte parzialmente scremato
7 g sale
5-6 cucchiaini da caffè di cannella in polvere
Aggiungete al primo impasto gli ingredienti e impastate nuovamente il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
N.B. Il circa sta ad indicare che in base all'umidità della farina, della giornata, e altre condizioni, potrebbe essere necessario un po' più od un po' meno di latte.
Dividete l’impasto in due stampi da plumcake da 18 cm come ho fatto io oppure in un unico stampo più grande o fate dei panini rotondi da 30 g.
Cuocete il pane a forno ventilato preriscaldato a 200 °C che abbasserete quando lo infornate a 180 °C per circa 30 minuti e comunque fino a quando sarà bello dorato.
Se il vostro forno ve lo permette, iniziate la cottura solo con la parte inferiore, poi portatelo ventilato.
Due considerazioni sugli ingredienti utilizzati, ricordando anche la “saggezza” alimentare di mia nonna e poi di mia mamma.
La farina integrale, quando è di buona qualità, è ricca di fibre che fanno molto bene alla funzionalità del nostro apparato gastrointestinale, però si sa che non sempre il pane integrale è appetibile come quello raffinato, tanto più in tempi andati, quando il pane bianco era spesso il pane del della “festa”. Ecco perché quando la nonna faceva il pane usava sempre metà farina raffinata e metà farina integrale, per dare comunque un minimo di salutare apporto di fibre ed ottenere un pane meno rustico.
In questo caso la farina “Frumenta tipo 1” è comunque meno raffinata della 00 o 0 e quindi assolve egregiamente alla funzione di mantenere un adeguato apporto di elementi nutritivi di qualità, smorzando l'effetto visivo della farina integrale.
La cannella, oltre a dare profumo e aroma gradevolissimi (io l’adoro), è anche utile nella digestione e nel metabolismo dei carboidrati..
Il latte scremato, infine, permette di non utilizzare grassi nell’impasto e rendere il pane quasi un “panbrioche”.
Il pane alla cannella è ottimo sia accompagnato al dolce come confetture, miele e così via, ma anche al dolce-salato con mostarde e formaggi o al salato con salumi come lo speck o il prosciutto di Cinta Senese.
Con questa ricetta partecipo al contest di Cucina semplicemente I lievitati della Nonna by "Frumenta" linea Grandi Molini Italiani