Pane bianco a lievitazione naturale con lecitina di soia

Da Consuelo Tognetti
Ce l'ho fatta!Io e il forno nuovo abbiamo fatto amicizia!Ok, plachiamo l'entusiasmo...Ancora non è esattamente un'amicizia con la "a" maiuscola e con la pizza mi sta facendo ancora tribbolare ma quando ho sfornato questo pane avrei voluto abbracciarlo!Ok, sono pazza da legare.....prima parlo con il mio lievito madre, lo chiamo per nome e non mi dimentico mai di coccolarlo (spesso a discapito del marito!), poi stringo un legame di affetto con un elettrodomestico..il prossimo passo sarà relegarmi in una casa di igiene mentale!!!Ma non potete capire la soddisfazione...finalmente ho sfornato il primo pane degno di questo nome!!! Dopo i fallimenti iniziali, mi sono messa a studiare ma, senza un po' di pratica, la teoria prende il tempo che trova, quindi ho preso coraggio ed ho impastato. Dosi abbastanza collaudate (almeno su quello non me la sono sentita di azzardare), farine che avevo in dispensa e di cui ne conosco difetti e virtù, un po' d'amore (quello non deve mai mancare) e la lecitina di soia che ho ritrovato mentre sistemavo la dispensa e che per un po' ho trascurato. Voilà, il risultato è sotto i vostri occhi e nei nostri pancini (infatti l'unico "effetto collaterale" è che è talmente buono che finisce alla velocità della luce, ahimè!)

...per chi non lo sapesse...Ormai la lecitina di soia è un ingrediente sdoganato nella mia cucina e, dopo averlo provato nei lievitati integrali, nei dolci e nei gelati, non posso più farne a meno!Come già spiegato qui, l'impiego di questo prodotto in pani o simili ne migliora la texture, la fragranza e la conservabilità. Stavolta l'ho aggiunta nell'impasto di un pane semplice, comune, versatile, di quelli che non manca mai sulla tavola di ogni famiglia. Insieme alle farine macinate a pietra e di qualità, ha saputo dare il meglio di sé (...merito anche della cottura nel forno nuovo...sarà dura frenarlo quest'entusiasmo..siate clementi!).

Ingredienti x1 pane da circa 900g:

400 g di farina di tipo 1 macinata a pietra

100 g di semola rimacinata di grano duro
110 g di lievito madre attivo*
400 g di acqua 
2 cucchiaini di olio e.v.o.
1 cucchiaino di sale fino marino
7 g di lecitina di soia in granuli

*Rinfrescata e al raddoppio.

In una capiente ciotola mettere la lecitina, il lievito madre e versare l'acqua (foto 1.). Far riposare per 30 minuti.

Sbattere con l'aiuto di una forchetta fino a sciogliere bene tutto (foto 2.). Versare le farine e il sale (foto 3.) e lavorare con la forchetta quel tanto che basta per far assorbire tutto il liquido alle farine (foto 4.). Infine aggiungere l'olio (foto 5.) ed incorporarlo velocemente (foto 6). 
Far riposare per 30 minuti.
Spolverare il piano di semola, rovesciarci l'impasto e fare una serie di pieghe a libro. Formare una palla e adagiarla nella ciotola preventivamente unta d'olio (foto 7.). Coprire con pellicola trasparente e riporre in frigo per 24 ore (foto 8.).
Rovesciare l'impasto lievitato sul piano di lavoro spolverato di semola e fare una serie di pieghe di tipo 1, dare la forma alla pagnotta e adagiarla su una teglia rivestita di carta da forno.
Spolverare la superficie di semola e incidere con un coltello affilato (foto 9.).


Cuocere in forno preriscaldato a 250°C per 15 minuti (dopo i primi 10 minuti, nebulizzare di acqua l'interno del forno, questo creerà il vapore che aiuterà sia la cottura che la lievitazione)). Poi abbassare la temperatura a 200°C e proseguire la cottura per altri 30 minuti. Infine cuocere altri 15 minuti abbassando la temperatura a 180°C.Sfornare e far raffreddare su una gratella.Una volta freddo è pronto per essere tagliato a fette.

Le fette si possono congelare in sacchetti da alimenti e conservare fino a 3 mesi. Al momento del bisogno basterà passarle nel forno caldo.

Il pane intero può essere conservato in un sacchetto di carta a temperatura ambiente, lontano dall'umidità, per una settimana senza perdere di fragranza.  

Un pane dal sapore semplice e genuino con tutto il profumo avvolgente della farina macinata a pietra. Ideale da portare in tavola tutti i giorni e non stancare mai!
La crosta friabile e croccante, ancora intrisa di semola, l'interno soffice da sciogliersi in bocca, ricorda i pani di una volta cotti nel forno a legna. Un viaggio sensoriale senza fine.

Con questa ricetta partecipo a Panissimo di Aprile