Questo pane è diventato un po' il pane simbolo dell'Alto Adige, fragile, croccante, tradizionalmente da rompere con il pugno e splendidamente adatto ad accompagnare un tagliere di gustoso speck e un buon bicchiere di vino. Anticamente i contadini ne preparavano grandissime quantità che mettevano in una specie di rastrelliera di legno nei masi dove veniva affumicato lo speck, il pane così conservato poteva durare mesi e mesi... anzi più passa il tempo più... vi sembrerà strano... ma guadagna in gusto senza perdere la sua croccantezza.
Ingredienti per 6 pagnotte grandi o 12 piccole (come le mie):
- 250 gr di acqua
- 50 gr di pasta acida (potete farla o acquistarla in panificio)
- 10 gr di lievito
- 75 gr di farina
- 300 gr di farina di segale
- 1 cucchiaio di trigonella (la trovate in erboristeria)
- 8 gr di sale
- 1 cucchiaino di cumino
- crusca di frumento
Cuciniamo insieme:Sciogliete la pasta acida e il lievito in acqua calda, mettete in una ciotola (o in impastatrice) le farine, il composto appena creato con i lieviti, la trigonella, il sale e il cumino e impastate. Il composto dovrà risultare piuttosto morbido. Coprite con la pellicola e fate lievitare per circa mezzora a 30/35°.
Impasto non lievitato
Dopo la lievitazione
Il composto non lieviterà come per il pane classico, quindi non spaventatevi se cresce poco. Ora rilavorate velocemente la pasta e formate sei pagnotte grandi come un pugno per fare il pane più grande o altrimenti dimezzate la dose se volete più schiacciatine piccole e ponetele su un canovaccio cosparso di crusca e spolverate di farina.E ora fuori lo speck, fuori i cetriolini ma soprattutto fuori un buon bicchiere di vino!! ;))
lalexa