Panino Casereccio con Frittata e Pecorino

Da Lauradv @antroalchimista

C’è panino e panino, ma non sempre c’è la fantasia di sapere con cosa imbottirlo. Diciamocelo chiaramente: un panino ben fatto non è solo un comfort food, simbolo dei pic nic e delle gite fuori porta, ma è una gustosa opera d’arte che coccola tutti i 5 sensi.
Un panino non solo è l’emblema del cibo da strada, è inoltre una forte espressione delle tradizioni gastronomiche locali sia nazionali che estere (basti pensare al panino con il lampredotto, alla piadina, al panino con la porchetta, al pane c’a meusa, ma anche le tortillas, il kebab, il garlic bread, lo smorrebread e così via) Protagonista indiscusso di un buon panino è il pane, pane di ottima qualità che deve variare a seconda della sua imbottitura affinché si possano esaltare vicendevolmente.
Quello in foto è un Signor panino che al palato, vi assicuro, regala la massima soddisfazione. Nato dalla necessità di riciclare le ultime fette di un pane casereccio toscano, quello sciapo, buono da morire, e una fetta di frittata alle zucchine e cipolle avanzata dalla cena della sera prima, il tutto arricchito da un buon formaggio locale e da qualche fogliolina di insalata (la “medicina” come la chiama mio marito).
Curiosità: il panino ha origini moto antiche. Sono stati infatti proprio i romani ad iniziare a consumare il pane con qualcosa in mezzo. A Roma esiste Via Panispenrna che deriva proprio dal termine latino “panis ac perna” che significa pane al mosto e prosciutto cotto nell’acqua dei fichi secchi… forse hanno anticipato di qualche secolo la famosissima pizzetta con prosciutto e fichi che, se vi recate a Roma nella stagione di questo frutto, dovete assolutamente assaggiare! E che dire di Leonardo da Vinci che scrive “Pensavo di prendere una fetta di pane e metterla tra due pezzi di carne. Ma come posso chiamare questo piatto?” La risposta la fornirà due secoli più tardi (intorno alla seconda metà del ‘700) John Montagu, quarto conte di Sandwich, giocatore incallito di carte a cui non garbava in alcun modo abbandonare il tavolo da gioco per pranzare. Così era solito farsi preparare due fette di pane imburrato contenenti una fette di carne che poteva consumare senza allontanarsi dal tavolo da gioco. E fu così che nacque il sandwich.
Panino Casereccio con Frittata e Pecorino
Ingredienti per 1 Panino
2 fette di pane casareccio
1 fetta di frittata di zucchine e cipolla
2 fette di pecorino toscano semi stagionato
Qualche foglia di insalata
Preparazione
Su una fetta di pane disponete la frittata, il formaggio, l’insalata. Chiudete con l’altra fetta di pane e passate nella bistecchiera sino a che il formaggio sarà fuso e il panino diventerà croccante.
In abbinamento: il panino proposto oggi mostra una spiccata tendenza dolce, una certa grassezza data dall’uovo e dal formaggio e una buona sapidità. Il vino in abbinamento deve pertanto essere morbido, fresco, fragrante, ricco di bollicine che contribuiscono a sgrassare il palato e a prepararlo ad nuovo boccone. Un vino giovane dai sentori delicatamente fruttati e floreali (violetta), un vino vivace, con tannini appena accennati e corpo piuttosto debole come un Lambrusco Salamino di Santa Croce nella tipologia Rosso Frizzante.
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