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PAOLA BARLASSINA Exfabbricadellebambole: Daniela Basadelli Delegà intervista l’artista per la mostra Anatomia di grigio a Milano

Creato il 22 ottobre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Exfabbricadellebambole Milano, PAOLA BARLASSINA Anatomia di grigio, Il sogno di OFELIA, cm 60x80

PAOLA BARLASSINA, Il sogno di OFELIA, cm 60×80 – in mostra con Anatomia di grigio, a Exfabbricadellebambole Milano

PAOLA BARLASSINA Anatomia di grigioExfabbricadellebambole MilanoDaniela Basadelli Delegà, per MAE Milano Arte Expo, ha incontrato Paola Barlassina a Exfabbricadellebambole (MAPPA) dove prosegue fino al 28 ottobre 2012 la mostra personale Anatomia di grigio. – Le chiedo subito, entrando a gamba tesa nella conversazione, perchè la scelta del grigio e perchè di grigio e non del grigio nel titolo della mostra: ”Quando mi immergo nell’esecuzione di un lavoro sento sempre la necessità di poter disporre di più fondi con un colore base da cui partire in un qualsiasi momento, senza attese, già pronti a ricevere l’idea nuova…

Tutto è cominciato accorgendomi che desideravo una tonalità di grigio per il primo fondo , poi diversa per  il  successivo, così via via i grigi  si arricchivano man mano di nuove sfumature, come fratelli somiglianti e riconducibili ad un’unica famiglia, ma dotati di identità propria. Scoprire quanti colori potessero esserci nel grigio è stato un percorso sorprendente, mi ha portatato a comporre I grigi che più mi appartenevano e che ritenevo perfetti per ciò che in seguito ho elaborato. La  consapevolezza poi di utilizzare un colore spesso sinonimo di tristezza e anonimità è stato uno stimolo ulteriore, una piacevole sfida.

Questa a Exfabbricadellebambole è la tua terza personale che, a differenza delle precedenti, mi sembra ruoti intorno alla importate trilogia che accoglie il visitatore: I° movimento, II° movimento e III° movimento, opere in movimento o idee che si muovono?

Qualche anno fa ho sentito il bisogno di utilizzare la stoffa armonizzandola con i colori  e gli elementi della base pittorica…così è iniziata la ricerca di tessuti che si  potessero sfilacciare, tagliare in strisce di forme, dimensioni, consistenza e colori diversi.
Dovevo dare un peso fisico a ciò che desideravo esprimere, qualcosa che mi  desse l’ opportunità di un nuovo e infinito spazio di sperimentazione.

All’inizio osavo poco, procedevo piano e per tentativi; poi un giorno, mentre ancora una volta elaboravo una nuova versione del volto perfetto dell’Annunciata di Antonello da Messina, ho svuotato la trama lasciando a nudo l’ordito di lunghe strisce di tela così che si frapponessero tra il Suo volto e l’occhio dell’osservatore. Il volto dell’Annunciata svelava un’anima sconosciuta e un nuovo universo di passioni. Sabbie. ciottoli di fiume, frammenti di resina si sono collocati da sè, senza tentennamenti in un’incessante concatenamento di movimento.
Il seguito è nel percorso che mi ha portato al presente, sono consapevole di dover sviluppare ancora e ancora il concetto di colore… la figura femminile sarà sempre più presente nelle mie opere, così come il “filo” che come griglia o come vibrazione riflette passioni, ansie, certezze o incertezze e di necessità “abita” un supporto che è il disegno o l’immagine che lo sottendono”

PAOLA BARLASSINA Anatomia di grigio, Exfabbricadellebambole Milano, CERCANDOTI, cm 120x120

PAOLA BARLASSINA, CERCANDOTI, cm 120×120, per la mostra Anatomia di grigio, galleria Exfabbricadellebambole Milano,

 

Anatomia di grigio comprende 16 opere di diverse dimensioni, è una tua scelta quella delle diverse grandezze?

Mi è piaciuto sperimentare varie dimensioni, una ulteriore prova del mio desiderio di movimento, mi sono obbligata vuoi a sintetizzare, vuoi ad espandere”filo” e materia.

Hai dato nomi importanti alle tue opere, Medea, Salomè, Ofelia… qual’è la motivazione di un omaggio così personale?

Un giorno discretamente lontano, ho letto Medea di Christa Wolf e poco dopo Cassandra: che rivelazione! Ho capito che era possibile interpretare  queste mitiche figure femminili partendo da da altri punti d’osservazione, altri rispetto l’ottica unicamente maschile che fino ad allora me le aveva consegnate. La riflessione su come altre grandi figure femminili potessero essere parimenti rilette, mi ha fatto nascere il desiderio di essere se non la riabilitatrice, almenno la lenitrice della loro sofferenza, lasciandole vivere, nelle mie opere a loro dedicate, non imbrigliate in reticoli statici, leggere nello spazio: ecco perchè si dispongono dall’alto al basso o si ribaltano con naturalezza, non hanno vincoli ma anzi, propongono possibilità di “punti di vista”in assoluta libertà…è  un omaggio fatto con i miei mezzi alla loro eterna grandezza. 

Grazie Paola, e … al prossimo approdo

A cura di Daniela Basadelli Delegà

Sito personale di Paola Barlassina: LINK

PAOLA BARLASSINA Anatomia di grigio, Exfabbricadellebambole Milano, MEDEA come la terra, cm 60x80

PAOLA BARLASSINA, MEDEA come la terra, cm 60×80 – mostra personale Anatomia di grigio, Exfabbricadellebambole, Milano

Exfabbricadellebambole

Mostra personale di

Paola Barlassina

Anatomia di grigio

 

VERNISSAGE: Martedì 9 Ottobre – ore 18,30

la mostra a Milano rimarrà aperta fino al 28 Ottobre 2012

orari: 15-19 - sabato e domenica su appuntamento

exfabbricadellebambole: via dionigi bussola 6 – 20143 milano tel. 377.190.2076

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Paola Barlassina a Exfabbricadellebambole – di Gustavo Bonora

Un anno fa, Paola Barlassina esordiva saltando a piè pari nell’Informale che, anche dopo sessant’anni, è un modo ancora in auge e, fatta la distinzione fra il figurativo e l’astratto, lei optava per una gestualità astratta e materica, ma lontana dalla crudezza dei capiscuola storici, anzi, deliberatamente elegiaca, sia nelle tonalità del pastello che nella determinatezza gestuale, allestì una dozzina di opere coerenti e ben costruite che raccolsero molto consenso, tanto da far credere in un assetto stilistico definitivo, invece no, Barlassina, creativamente versatile, torna al figurativo.

Già dotata di suo, poi di buona scuola, nonché di lunga esperienza scenografica e decorativa, il suo stato ideativo pulsa quanto basta ad impiantare un lessico personale. Ora, pensandoci bene, il suo Informale era lirico perché sotto sotto pulsavano già le sagome della danza le cui strutture formali e quelle materiche sono finalmente asserite con assoluta determinatezza.

Seguendo il suo travaglio, ho temuto una china riduttiva, ma poi, fra il tentare e l’aggiustare, l’ho vista alla prova di una sana dialettica produttiva. Ora, saranno i timbri cromatici e le griglie quasi invisibili a reggere una struttura tutta sua e convincente.

Gustavo Bonora

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EXFABBRICADELLEBAMBOLE, Milano arte
ufficio stampa ANANCHE
Daniela Basadelli Delegà
5, via Mario Pichi
20143 Milano
T  .: +39 02 89408965
M .: +39 335 560 0404
M .: +39 377 190 2033
mailto: [email protected]
www.exfabbricadellebambole.com

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Leggi anche, a cura di Daniela Basadelli Delegà, l’intervista a Gaby Ramsperger, ideatrice delle mostre IN CORSO D’OPERA al cinema Multisala Gloria di Milano: LINK

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Daniela Basadelli Delegà e Rosy Menta per l’intervista e le immagini relative alla mostra Anatomia di grigio di Paola Barlassina.

milano arte expo

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