Enigmatica, discreta, sfuggente: Paola Turci è un’artista che ama imporsi senza grandi clamori, ma suggerendo parole e suoni chiari, indelebili. Martedì 17 aprile uscirà “Lo sguardo degli altri”, il suo nuovo album che completa la trilogia cominciata con “Attraversami il cuore” e proseguita con “Giorni di rose”.
E se il primo album l’ha dedicato all’amore e al marito, e il secondo alle donne, Paola Turci adesso vuole descriverci la sua personale fotografia della realtà che guarda con un ottimismo velato di inquietudine. La cantante romana trapianta a Milano per amore, osserva con curiosa preoccupazione il mondo di oggi, cogliendo la ricchezza e la tristezza delle città, della condizione umana e delle riflessioni insite nella realtà contemporanea.
Paola Turci ha voluto registrare “Lo sguardo degli altri” in presa diretta, per restituire al suo pubblico un suono puro, diretto e sincero. Si va dal tripudio di suoni in “Le storie degli altri” alla dimensione intima de “I colori cambiano” e il “non luogo”, come lo definisce Paola stessa”, del primo brano che curiosamente si chiama “La seconda canzone”.
Da donne a donne, la musica ci regala sempre emozioni forti e contrastanti, e aspettando di ascoltare l’intero album, godiamoci il brano di Paola Turci che dà il titolo al suo nuovo album, “Le storie degli altri”.
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