Paolina Borghese è la donna più bella dell’arte italiana

Creato il 09 luglio 2011 da Delpiera @PieraVincenti

Paolina Borghese è la più bella di tutte. La sorella di Napoleone, scolpita da Antonio Canova, si è aggiudicata la palma d’oro di donna più sensuale dell’arte italiana battendo la concorrenza di illustre signore come la Gioconda di Leonardo Da Vinci, che si è piazzata solo al 62° posto. L’enigmatica Monna Lisa è stata scalzata da donne meno celebri ma sicuramente più seducenti come l’Afrodite Callipige o l’Odalisca di Hayez, che si sono piazzate rispettivamente al secondo e al terzo posto in classifica.
È questo il risultato della ricerca Censis “Gli italiani e la bellezza” che la Fondazione Marilena Ferrari, sostenuta da FMR-Art’è, ha presentato lanciando l’Atlante dell’arte italiana on line (www.atlantedellarteitaliana.it).
Il sito internet, curato da Flaminio Gualdoni, mostra i capolavori realizzati dai nostri artisti o da stranieri in Italia. In tutto, per ora, sono 14.500 immagini e 1.800 autori («sarò appagato solo a 25mila», dice Gualdoni) tra i quali navigare per parole chiave, materiali, anno, genere.
Su Facebook si potrà votare tutta l’estate per Miss Arte Italiana, titolo che per ora i 1.200 intervistati (tra i 25 e 75 anni) dal Censis hanno assegnato alla Paolina conservata al Museo Borghese (67% delle preferenze ed è quella che più piace alla donne), scelta tra 120 bellissime di altrettanti capolavori nostrani di tutte le epoche. Seconda in classifica è l’Afrodite Callipige del Museo Archeologico di Napoli, votatissima dagli uomini, forse per il suo perfetto fondoschiena. Piace la maternità, con l’Odalisca di Hayez al terzo posto e la Rea Silva di Jacopo della Quercia all’ottavo.
Non stupisce, perciò, se la magrissima Venere di Arles, che in passerella farebbe furore, nel sondaggio sia solo ventesima. Piace la bellezza adolescenziale della Scapigliata di Leonardo. Accanto a icone come la Venere di Tiziano e di Botticelli, la bellezza più moderna è però quella quasi dark de La meditazione di Hayez.
La ricerca “gli italiani e la bellezza” commissionata dalla fondazione e curata dal Censis aveva l’obiettivo di interpretare, attraverso la potenza delle immagini d’arte, il ruolo della bellezza femminile nella società italiana.
“E’ un segno di come, anche attraverso l’arte, gli italiani abbiano optato per una donna vera, reale, plastica” commenta il famoso critico a KlausCondicio, il programma tv di Klaus Davi in onda su YouTube.
“C’è l’odore, il sangue, la sensualità, il corpo – continua – tutti elementi che ne hanno probabilmente determinato un processo di identificazione così forte e ne hanno segnato la popolarità. E’ il reale, ovviamente; un reale concepito e materializzato nell’esecuzione di Canova, ma anche un reale che evidentemente ancora oggi rende vivida e quindi premia. A differenza della Gioconda, che invece rappresenta tutto un altro genere di femminilità, che non a caso finisce al 62° posto”.