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Paolo Ciabattini: l’escamotage del PSG non passerà i controlli UEFA, si prospetta una perdita da 100 mln di Euro

Creato il 25 marzo 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

In una lunga intervista apparsa su SportMediaset, Paolo Ciabattini (autore del libro "Vincere con il Fair Play Finanziario") spiega le ragioni per le quali ritiene difficile che la mega-sponsorizzazione da 150 milioni di Euro all'anno della Qatar Tourist Authority al PSG possa superare il controllo UEFA e non essere riclassificata nell'ambito delle operazioni con parti correlate. 

Ne riportiamo alcuni passaggi, rimandandovi all'articolo originale per la lettura dell'intera intervista.

 

La normativa del FPF prevede che in caso di sponsorizzazioni provenienti da parti correlate vale a dire da società collegate, controllate, controllanti o comunque che possono esercitare una certa influenza sulle decisioni del club, la sponsorizzazione venga considerata nel calcolo del risultato di bilancio ai fini del FPF, solo per la parte non eccedente il fair value, ossia il valore di mercato.

La Qatar Tourism Authority è da considerarsi una parte correlata alla proprietà, ma se anche non lo fosse stata, trattandosi di una sponsorizzazione caratterizzata da un valore nettamente superiore a quello di mercato, sarebbe manifesto che non si tratta di una parte terza, ma di una parte che in qualche modo ha degli interessi e che quindi può essere considerata come correlata e ricadere nell’ambito del fair value della transazione. In definitiva, se anche la parte con cui viene effettuata una transazione apparentemente non è correlata, se il valore della sponsorizzazione è superiore a quello di mercato, l’organo di controllo interviene per ridurre il ricavo all’interno del fair value.

 

 

L’accordo prevede che il PSG diventi ambasciatore nel mondo del Qatar presumibilmente senza diventare sponsor della maglia, altrimenti il PSG perderebbe i milioni che prende attualmente dalla Fly Emirates. E’ un contratto per il quale è difficile trovare un termine di paragone nel calcio. Dobbiamo quindi far riferimento al valore globale del marchio PSG in termini di sponsorizzazioni. Il valore del marchio di un club di calcio dipende dalla sua storia, dai trofei vinti, dal numero dei suoi tifosi e di conseguenza dal fascino che il marchio è in grado di generare e non dal fatto che la sponsorizzazione provenga da uno dei paesi più ricchi del mondo.

In conclusione, possiamo affermare che se il Manchester United che a partire dal 2014-2015 percepirà da Chevrolet in qualità di main sponsor 62 milioni di euro a stagione, i quali si aggiungeranno ai 12 milioni provenienti dalla DHL per la sponsorizzazione delle maglie di allenamento, ai 31 di Nike in qualità di sponsor tecnico oltre ad altri 20/25 relativi a sponsor minori, raggiunge un valore globale in termini di sponsorizzazioni di circa 130 milioni di euro a stagione, il PSG può valerne al massimo la metà.

 

 

In definitiva, la perdita del PSG ai fini del FPF relativa all’esercizio che si è chiuso al 30 giugno 2012 dovrebbe essere di120 milioni di euro che al netto del costo degli stipendi dei contratti siglati prima del 1 giugno 2010 diventerebbero poco meno di 100 milioni.

 

 

 

 


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