Paolo Maldini e l'intervista a "La Repubblica".

Creato il 30 dicembre 2012 da Mauro @2tredici
Negli ambienti milanisti sta suscitando parecchio clamore l'intervista a Paolo Maldini pubblicata sul numero di ieri de "La Repubblica".Il ventaglio delle reazioni è variegato: i più sottoscrivono in pieno quanto dichiarato da Maldini, altri, con motivazioni varie, dissentono.I più divertenti sono i milanisti piu' realisti del Re che, prima ancora di entrare nel merito, si affrettano a stigmatizzare il fatto che Paolo Maldini abbia rilasciato l'intervista proprio a "La Repubblica", giornale anti-berlusconiano per eccellenza. Come a dire che non conterebbe tanto COSA si dice, quanto, piuttosto,  DOVE lo si dice. Una posizione da pasdaran che chiunque abbia una testa pensante sul collo non può condividere.Quello che veramente conta, dunque, è il contenuto delle dichiarazioni di Maldini e, sotto questo aspetto, risulta davvero difficile dargli torto.Cosa ha detto, infatti, Paolo Maldini? Che il Milan attuale è una squadra "normale", priva della magia, dell'unicità e della familiarità che aleggiavano sul Milan vincente di qualche tempo fa; che ciò è dovuto anche al fatto di avere allontanato dalla squadra tutte (o quasi tutte) quelle figure carismatiche di calciatori o ex calciatori che avrebbero potuto trasmettere ai giovani i valori di un tempo; che Maldini stesso non è troppo amato dalla Società, dal momento che, dopo l'abbandono del calcio giocato, non è stato chiamato a ricoprire un ruolo all'interno del Milan.Insomma, Maldini dice ciò che tanti milanisti vanno ripetendo da mesi, dopo la sciagurata spending review di Montiana memoria (tanto per restare nel politichese.......) attuata dalla Società la scorsa estate: il Milan è diventato una squadra normale (qualcuno, non Maldini, direbbe anche "mediocre").E dunque dov'è lo scandalo? Solo il fatto di averlo detto a "La Repubblica"? Ma per favore!! 

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