Questa sera all’Oltremare di Riccione ci sarà lo spettacolo “Dei numeri 2 io sono il numero 1″, ma sul palco della riviera si esibirà come se fosse su quello di Zelig, con la ‘sua’ sedia, lo spolverino bianco, i capelli arruffati, l’occhio nero.
Pur passando gli anni, ma Paolo Migone rimane uguale a se stesso nel modo di approcciarsi alla realtà e non cambia un personaggio che pure evolve insieme ai tempi. Giocando sull’autoironia – «essendo anziano non sono più sulla cresta dell’onda» – Migone ha ‘solo’ dato un titolo a uno show che in formato meno ‘concentrato’ conterrà gli stessi sketch proposti a Zelig, trattando i medesimi argomenti: in primis l’eterno conflitto tra uomini che hanno il pallino del sesso e donne che per ‘scansarlo’ preparano litri di tisane e gironzolano per casa in sconsolanti e disincentivanti ciabatte colorate. Anche se a sto ‘giro’, Migone annuncia la novità di una sezione ‘politica’.
Il soprabito ormai logoro non è più un oggetto, è una cosa intelligente che vive con me, è lasua coperta di Linus. L’occhio nero rappresenta il tentativo di contrastare ciò che non gli piace. Ma il suo personaggio è questo, l’uomo che urla, vorrebbe spaccare tutto, si ribella ma soccombe. E’ l’uomo che prende botte da tutte le parti».
Sul palco ci saranno anche gli Emo, ovvero Patrizia Cammarota, Marco Mancin e Angelo Grasso, i tre ragazzi dark anche loro lanciati dal palco di Zelig, un anno fa.