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PAOLO NORI La banda del formaggio, Marcos Y Marcos

Creato il 30 maggio 2013 da Atlantidelibri

Paolo Nori è stato vittima di un serio incidente stradale un paio di mesi fa, vicino alla sua Casalecchio. Il suo ricovero in ospedale, in gravi condizioni, aveva scosso la comunità dei lettori che lo seguono da tempo (forse anche dal precedente infortunio stradale, cui aveva dedicato il libro “Grandi ustionati”. Ora Paolo Nori si è ristabilito, e noi ne siamo molto contenti. E ci fa ancor più piacere accogliere in libreria il suo nuovo libro, una caleidoscopica incursione nel mondo che a lui piace, quello dei libri: un editore, un libraio con, una bella somma di denaro che proviene non si sa da dove, ecco gli ingredienti del suo nuovo romanzo!  Il suo stile, vicino a quello di Gianni Celati e Ugo Cornia, rende particolarmente “frizzante” le pagine del libro!

“Il maresciallo aveva picchiato, delicatamente, per due volte, i polpastrelli di quattro dita della mano destra, tutte tranne il pollice, sulla cartellina e poi aveva detto ‘Allora, Baistrocchi, chi glieli ha dati i soldi per le librerie? Il consorzio del Parmigiano reggiano?’

PAOLO NORI
La banda del formaggio, Marcos Y Marcos

Ermanno Baistrocchi fa l’editore.
Va in giro a far notare le impercettibili differenze tra i suoi libri e quelli delle altre case editrici.
Paride Spaggiari fa il libraio. Invita Ermanno nella sua libreria e poi gli fa delle telefonate bellissime, tutte piene di zioboja, ma non sono zioboja d’impazienza, sono come il basso che suona l’un due tre di un valzer, i suoi discorsi sono dei valzer, mettono di buon umore.
Poi quando Ermanno ha la possibilità di comprare tre librerie Paride si offre di diventare suo socio, che si trova con una certa liquidità.
E per quindici anni Ermanno, tutto quello che fa, ne ha prima parlato con Paride.
Poi salta fuori il buridone che i soldi per le librerie a Paride venivano dalla banda del formaggio, come se i delinquenti a Parma fossero tutti della gente che non vedeva l’ora di comprarsi una libreria, come se avere una libreria fosse una specie di status symbol per i ladri.
E finisce che Paride si butta giù dal settimo piano, e dicono che sia stato per via dei giornali, per via di quello che avevano scritto sopra i giornali, ma secondo Ermanno non era mica per quello.

La banda del formaggio è la storia di un editore che un giorno sull’autobus prova affetto per il suo cuore che batte, e gli verrebbe da ricominciare.
È la storia di un libraio che il delinquente avrebbe voluto farlo come Raskol’nikov, o come il conte di Montecristo, e che ha lasciato a suo nipote, che ancora non c’è, una filastrocca che Ermanno impara a memoria, per lasciarla anche al suo, di nipote, che chissà se mai ci sarà.
Paolo Nori è nato a Parma, abita a Casalecchio di Reno e ha scritto un mucchio di libri, tra romanzi, fiabe e discorsi. Gli piace leggere ad alta voce, raccontare varie cose sul suo blog (www.paolonori.it), su alcuni giornali e qualche volta in televisione. Con Marcos y Marcos ha pubblicato o ripubblicato: La meravigliosa utilità del filo a piombo, Disastri di Daniil Charms, da lui curato e tradotto,
Si chiama Francesca, questo romanzo e Grandi ustionati; di prossima uscita, Diavoli e Spinoza. La banda del formaggio è il suo ultimo romanzo, con un personaggio nuovissimo che tornerà.
Di Grandi ustionati esiste anche l’AudioMarcos, letto, naturalmente, da Paolo Nori, e registrato durante una pubblica lettura a Milano, Frigoriferi Milanesi, il 3 febbraio 2013

 

https://www.youtube.com/watch?v=4spKF_52ZrA



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