Paolo Zelati e Gli uomini più cattivi di tutti i tempi – Liberamente (Barbera editore)

Creato il 29 maggio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Gli uomini più cattivi di tutti i tempi

Liberamente (Barbera editore)

di Iannozzi Giuseppe

La crudeltà fa parte della natura umana. In Lord of the Flies (1954), William Golding ci restituisce una fotografia perfetta dell’essere umano: l’innocenza non appartiene all’animale che è l’uomo. Per il premio Nobel William Golding “l’uomo produce il male come le api producono il miele”. E’ forse questa una verità assoluta. Già Lutero sosteneva che “l’uomo null’altro è se non un Vas Damnationis”, ma Golding si spinge oltre su di un piano puramente darwiniano: l’odio è connaturato nell’essere vivente, è un istinto impossibile da sopprimere se non in maniera parziale attraverso la morale e l’etica.
Paolo Zelati in “Gli uomini più cattivi di tutti i tempi” ci porta a conoscere le biografie di quegli uomini, che nel corso della Storia, si sono macchiati di crimini atroci contro l’umanità, la società e la collettività. Nell’introduzione al suo saggio, Paolo Zelati scrive:

“Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità”. Con questo aforisma, lo scrittore Joseph Conrad fotografa alla perfezione la realtà descritta in questo libro e, più in generale, fornisce una sintetica risposta a quanti (studiosi, antropologi e semplici “curiosi”) si sono sempre interrogati sull’origine e sul significato della “malvagità”. L’autrice tedesca Hanna Arendt, nel suo saggio “La banalità del male”, asserisce che i folli crimini che portarono all’Olocausto nazista non furono generati da una precisa volontà di “fare del male” ma, bensì, da una sorta di esaltazione collettiva e dalla totale inconsapevolezza sul significato delle proprie azioni.
Altri studiosi sono giunti ad una doppia conclusione: in alcuni casi è risultato lampante come il tipo di educazione, l’ambiente sociale e i traumi subiti nel corso dell’infanzia siano stati fattori essenziali nel condizionamento verso “il male”; in altri casi, invece, non è emerso nessun fattore esterno che potesse giustificare determinate azioni. In realtà, per tornare a Conrad, l’animo umano nasconde sempre, in modo intrinseco e imperscrutabile, un “lato oscuro”: chiunque e in qualunque momento può diventare malvagio. E non importa quanto la fantasia di scrittori, registi, commediografi o sceneggiatori possa “volare alta” in quanto a cattiveria ed atrocità: la realtà rimarrà sempre imbattibile.

Una carrellata di supercattivi da conoscere per conoscerli e riconoscerli anche oggi nella civiltà moderna, che purtroppo non manca di annoverare giorno dopo giorno nuovi dittatori, assassini e pazzi esaltati: Osama Bin Landen, Muammar Gheddafi, Fidel Castro, Danilo Restivo, la famiglia Misseri (Cosima Serrano in Misseri, Michele Misseri, Sabrina Misseri), Cesare BattistiPaolo Zelati in sintetiche ma essenziali biografie fa conoscere al grande pubblico Hitler, Stalin, Pol Pot, Ceauşescu, Andrei Chikatilo, Charles Manson, Vlad III di Vallacchia, Attila l’Unno, Caligola, il reverendo Jim Jones, Aleister Crowley, il cannibale Idi Amin Dad, Albert Fish, Papa Sisto VI, Francesco Della Rovere, William Tecumseh Sherman, Tomás de Torquemada, Ivan il terribile, l’angelo della morte Joseph Mengele.

Se è vero che la Storia si ripete, il saggio di Paolo Zelati è una utile introduzione per conoscere i crimini perpetrati contro l’umanità da tanti dittatori, ma anche da tanti pazzi assassini ed esaltati o malati di mente che li si voglia considerare.
Gli uomini più cattivi di tutti i tempi – Paolo Zelati – Liberamente editore – Collana Più – ISBN 13: 9788863112009 – pagine 120 – € 11,90


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