“Nessuno è perfetto. Al mondo non c’è mai stata una persona perfetta. Ognuno di noi è mezzo diavolo e mezzo angelo.”
dal film I giorni del cielo di Terrence Malick
“Ho incontrato una sorella che mi ha assistito molto e le ho detto, mostrandole la mano, questa mano sinistra: guarda la mia mano, non trema piú, Giovanni Paolo Secondo mi ha guarito.”
Per non essere accusato di fabiofaziosità, ve ne riporto anche uno tra quelli non ancora ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa e che un domani potrebbe portare alla santificazione di Wojtyla, perché le cose funzionano pressapoco come in un videogioco: un miracolo e accedi al primo livello ovvero la beatificazione; un secondo miracolo e passi dritto al livello finale ovvero alla santificazione.Ecco uno dei (presunti) casi:
Nel settembre 2007, Eva viene ricoverata in ospedale per una violenta e inspiegabile crisi respiratoria. Le analisi rilevano una crisi ovarica, ma niente in relazione con la crisi respiratoria. Qualche giorno dopo Eva ha una nuova crisi. Portata di nuovo all’ospedale le diagnosticano un embolo polmonare e per i medici alla donna rimangono solo poche ore di vita. Al marito crolla il mondo addosso, all’inizio rimane pietrificato e poi corre nella cappella dell’ospedale: qui prega Giovanni Paolo II. Quasi non osa chiedere la guarigione della moglie, ma che almeno gli sia data la forza di sopravvivere al dolore della perdita di Eva, la donna con cui ha condiviso più di trent’anni di amore. Quando torna in rianimazione la linea del cuore è piatta. Marian piange tutte le sue lacrime e dopo qualche minuto si avvia all’uscita: non vuole assistere alle ultime operazioni che gli infermieri devono fare sul corpo senza vita di sua moglie. Un medico lo ferma appena in tempo e gli urla: “Sua moglie è viva! Ha riaperto gli occhi e ha chiesto di lei: non può andare via!”. Quando rientra in ospedale Eva lo aspetta sorridente nel lettino della rianimazione. Intorno ai due, un gruppo di medici: non si spiegano come possa essere accaduto tutto ciò.
Il giorno dopo Eva viene nuovamente sottoposta a una fitta serie di esami. I medici vogliono vederci chiaro, cercare di capire che cosa è successo. Durante le analisi, la scoperta sconvolgente: della cisti ovarica non c’è più traccia e nemmeno dell’embolo. Il cuore? Come se non avesse mai avuto alcun problema. Alcuni medici parlano di episodio “sconvolgente”, altri osano pronunciare la parola “miracolo”, ma tutti concordano su un’espressione: “È un caso di resurrezione da morte accertata dalle macchine”.
Io non so quale sia la verità, anche perché se mettessimo a indagare il Dr. House probabilmente questi “miracoli” avrebbero una plausibile giustificazione medica, però credo sia giusto farsi perlomeno delle domande, anche se si è credenti, anche se si è ferventi cattolici, anche se si è Papa-boy, perché solo così si possono conoscere davvero le cose. Professori, preti, politici, giornalisti e anche blogger: sono loro che ci dicono le Verità del Mondo o siamo noi che dobbiamo andare a trovarle da soli?Il miracolo sopra riportato effettivamente magari c’è anche stato, ma come facciamo a sapere sia dovuto proprio a Giovanni Paolo II? Magari la madre della donna nello stesso momento stava pregando Dio ed è lui che ha fatto il miracolo, perché se facciamo una guerra di potenza religiosa, mi spiace Karol ma Dio vince. O magari la cuginetta stramba della donna stava facendo un rito stregonesco insieme alle sue amichette strambe ed è stato quello a far resuscitare la donna. O almeno, questo è quanto succede di solito nei telefilm americani. Che poi bisogna anche vedere come questa Eva sia tornata in vita, se sotto forma umana o di zombie…
E comunque, se proprio vogliamo fare “Santo subito” qualcuno, anzi “Santa subito” qualcuna che lo meriti davvero, io una candidata ce l’avrei…