Papa Francesco ha voluto scrivere una lettera ai cristiani del Medio Oriente, che attualmente soffrono la discriminazione e la persecuzione violenta da parte dello Stato Islamico. E’ una lettera, quella di Bergoglio, dove si vuole condannare apertamente la barbarie, nonché sostenere l’ecumenismo reale fra le diverse religioni del mondo. Come ha scritto il Papa: “La nascita del Figlio di Dio nella nostra carne umana è ineffabile mistero di consolazione“. Nel dire ciò, il Pontefice ha fatto appello alla comunità internazionale, affinché essa stessa si muova in direzione di una promozione concreta del dialogo globale, nonché per sanare i conflitti e i problemi di quell’area del Medio Oriente, ormai da troppo tempo segnata da fatti di sangue.
Ma quella di Bergoglio non è solo e soltanto una lettera come tante, vuol essere piuttosto una promessa di visita presso quelle regioni dove attualmente si versano lacrime. “L’afflizione e la tribolazione di quei territori si sono aggravate di recente per via di conflitti che tormentano la Regione, ma in particolar modo a seguito dell’operato di una preoccupazione organizzazione terrorista“. Papa Francesco parla degli abusi perpetrati dallo Stato Islamico, di come i cristiani siano stati trattati calpestando ogni sorta di diritto umano. Una sofferenza, questa, che “grida verso Dio e fa appello all’impegno di tutti“. La preghiera è centrale in questo cammino di pace. E Cristo è la luce che tiene viva ogni speranza. Francesco parla di “ecumenismo del sangue“, e nel far ciò esorta l’umanità a lasciarsi avvolgere dallo Spirito Santo. E’ questo un ecumenismo – secondo Bergoglio – che deve vedere all’azione ogni uomo: “Ognuno deve collaborare con le altre religioni, con gli ebrei e coi musulmani, poiché non c’è altra via al dialogo fra i popoli“.
Per Papa Francesco è doveroso operare un discernimento di quella che è l’interpretazione autentica dell’immagine dell’Islam, che vuol essere appunto una religione di pace. In quest’ottica il Pontefice esorta le guide religiose a condannare i comportamenti contrari al dialogo o favorevoli ai crimini. “La vostra presenza è preziosa per il Medio Oriente” ha spiegato Papa Francesco, “Siete un piccolo gregge, ma con una grande responsabilità nella terra dov’è nato e si è diffuso il Cristianesimo“. Bergoglio ricorda così il suo pellegrinaggio in Terra Santa, e ancora la preghiera in compresenza coi presidenti israeliano e palestinese. Francesco affronta poi la questione dei vescovi e dei sacerdoti rapiti, e prega affinché possano tornare quanto prima nelle loro comunità ed essere un faro per chi lavora nella carità e nell’educazione. «Care sorelle e cari fratelli cristiani del Medio Oriente, avete una grande responsabilità e non siete soli nell’affrontarla», scrive il Papa, «Spero tanto di avere la grazia di venire di persona a visitarvi e confortarvi».
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