Da domenica, Papa Francesco visiterà Ecuador, Bolivia e Paraguay. In ciascun paese si fermerà due giorni e mezzo, e ripartirà per Roma domenica 12.
“Francisco” sarà a Quito e Guayaquil, dove si celebreranno due messe multitudinarie (con un milione 200 persone ciascuna), a La Paz, El Alto y Santa Cruz de la Sierra, dove presiederà una Eucarestia con circa un milione di fedeli, al santuario mariano di Caacupé e ad Asunción dove per la messa campale si attendono due milioni di persone. Bagni di folla, quindi, ma anche incontri personali.
Dopo il lancio dell’enciclica “Laudato si’” sulla cura dell’ambiente, il Papa visiterà tre paesi ricchi di risorse minerali, acquifere, forestali e di biodiversità, con fortissime culture indigene e grandi contrasti sociali.
In un videomessaggio, il Santo Padre ha sottolineato il carattere pastorale del viaggio ed ha espresso il suo “desiderio di stare con voi, di condividere le vostre preoccupazioni (…) e anche rallegrarmi con voi”, nonché di “essere testimone della gioia del Vangelo e portarvi la tenerezza e la carezza di Dio”, “specialmente (…), a coloro che sono vittime di questa cultura dello scarto”.
Oltre agli appuntamenti di Stato e a incontri con vescovi, religiosi, sacerdoti e con la società civile, Papa Bergoglio visiterà gli anziani di un ospizio, un carcere, i bambini di un ospedale pediatrico e gli abitanti di una baraccopoli. Parteciperà anche al 2° Incontro Mondiale di Movimenti Popolari (a Santa Cruz), incontrerà i gesuiti dell’Ecuador, il mondo dell’educazione a Quito, e i giovani paraguayani.
L’agenda papale prevede anche la visita ad alcune chiese e soste sul luogo dell’assassinio del padre gesuita Luis Espinal in Ecuador e, in Paraguay, ai ruderi dell’ipermercato Ycuá Bolaños, distrutto da un incendio dove persero la vita 396 persone.
Grande attesa nei paesi interessati dalla visita, ma anche in quelli confinanti: si prevede l’affluenza di colombiani, venezuelani, peruviani, brasiliani ed argentini.(Fonte MISNA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)