Papa Francesco in viaggio per la Corea del Sud: tutti uniti nella preghiera del Santo Padre

di Consiglia Grande - 13 agosto 2014

Di Consiglia Grande. Papa Francesco parte oggi per la Corea del Sud in occasione della giornata della Gioventù Asiatica. Il viaggio è di notevole importanza, considerato che l’ultimo papa ad essersi recato in Asia, precisamente in India, è stato Giovanni Paolo II, nel 1999.

I temi, oggetto di discussione, sono molteplici e vari: quello che più preme riguarda la speranza di riconciliazione tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, a cui sarà dedicata l’ultima messa nella cattedrale di Seul prima di ripartire per Roma. E poi l’incontro con la chiesa coreana, nata per iniziativa di intellettuali laici nel 1600, che si recarono in Cina per conoscere la fede cristiana dai missionari gesuiti, inevitabilmente marchiata da persecuzioni. Il Papa beatificherà 124 martiri, nel corso della visita.

Si tratta del terzo viaggio internazionale del suo pontificato, dopo Brasile e Terra Santa: Nella prima giornata il Papa incontrerà il presidente della Corea, la signora Park Geun-Hye, le autorità istituzionali e una rappresentanza del corpo diplomatico. Nel pomeriggio ci sarà l’incontro con i vescovi coreani. Il Papa tornerà in Asia a gennaio per visitare Sri Lanka e Filippine.

Il programma da rispettare, nei giorni successivi, è piuttosto fitto: il papa dopo gli incontri istituzionali del giovedì, venerdì si recherà a Daejeon, per celebrare la messa per l’Assunzione nel World Cup Stadium. Al termine della funzione ci sarà la preghiera dell’Angelus. In giornata raggiungerà il Santuario di Salomone per incontrare i giovani asiatici.

Sabato visiterà il Santuario dei martiri di Seo So mun e celebrerà la santa messa di beatificazione di Paul Yun Ji-Chung e di 123 compagni martiri alla Porta di Gwanghwamun a Seoul. Per domenica è previsto l’incontro con i vescovi dell’Asia. L’ultimo giorno della visita del Papa, lunedì 18 agosto, ci sarà l’incontro con i leader religiosi nel Palazzo della vecchia Curia dell’Arcidiocesi di Seoul.

E’ la prima volta in assoluto, oltretutto, che un papa sorvolerà la Cina, con la quale la Santa Sede non ha rapporti diplomatici dall’epoca di Mao Tse Tung. Ricordiamo che nel 1989 il permesso in questione era stato negato a Giovanni Paolo II dalle autorità di Pechino.

D’altronde il clima politico e internazionale del momento lascia parecchio a desiderare: papa Francesco, difatti, è intervenuto più volte sul tema delle crisi in atto in Ucraina, Gaza e Iraq, ove i cristiani si rifugiano per sfuggire alle persecuzioni dei terroristi dell’Isis.

Si capisce dunque l’importanza dell’evento dei prossimi giorni.