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Papa in Emilia, malcontento tra i terremotati: spesi dal Vaticano soldi preziosi per l’emergenza e la ricostruzione. Chi può porti di persona acqua e generi alimentari

Creato il 24 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

“Da quello che vedo io in giro su Facebook, in realtà, la percentuale di gente che non esulta per l’arrivo del Papa è in percentuale 9 su 10…. E’ per quello che continuo a dire che non è il momento di venire a dire preghiere, è il momento dei fatti: la gente è esasperata. Caldo torrido, zanzare, sete…. sono stravolti ma anche esasperati”.

Così ha notato una cittadina, che nemmeno si dichiara pro o contro la visita del Papa: “Quel che conta è che non sia la Protezione civile a pagare”.

Papa in Emilia, malcontento tra i terremotati: spesi dal Vaticano soldi preziosi per l’emergenza e la ricostruzione. Chi può porti di persona acqua e generi alimentari

Il blog insiemexrovereto.com con l’iban per donazioni dirette ai volontari del paese

Il fatto è che il governo Berlusconi ha affidato alla Protezione civile con una nuova legge anche la gestione dei grandi eventi, come appunto la visita di un capo di Stato qual è il Papa.

Si parla anche di tende spostate per non rendere sgradevole il panorama durante la visita del monarca di Città del Vaticano (“monarchia elettiva di diritto divino” è Città del Vaticano, uno Stato tutto particolare), o meglio per fare spazio all’accoglienza del capo di stato straniero (le misure di sicurezza sono le stesse dovute all’accoglienza di un capo di stato straniero). Tende spostate? Affermazioni che vengono smentite continuamente: “Tende spostate, ma no”. Il timore però è un segnale: si ha paura di un potere che non è vicino ai cittadini, per quanto sia legittimo e legale. Manca l’acqua, l’estate sta aggredendo i nervi degli adulti e la salute di anziani e bambini. Servono generi alimentari e arrivano notizie come la carità dei calciatori della Nazionale, autentici nababbi. Notizie che si capirà quanto possano infastidire chi abita in tenda fra le case crollate e non sa quando, come, con quali soldi partirà la ricostruzione. C’è chi, potendo, se n’è già andato dal suo paese. Il sole infuria senza pietà ma il Vaticano invece di fare opere di bene da subito (“ci mandino il 10% dei soldi dello Ior” scrive una signora su Facebook) porta preghiere. Almeno per ora.

Le autorità nazionali o religiose, in definitiva, preoccupano più di dar fiducia. I cittadini colpiti dal terremoto sperano che arrivino aiuti umanitari, generi alimentari, acqua, piscine per bambini.

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