Papà ostetrico per caso: “Ho fatto nascere Giulia a casa mia!”

Creato il 23 marzo 2015 da Comunalimenfi

Papà Luca si è improvvisato ostetrico per far nascere la figlioletta Giulia tra le mura domestiche. Il travaglio, partito immediatamente e prima del previsto, non ha dato tempo per una corsa in ospedale e così il papà, guidato al telefono dal suo ginecologo, ha fatto nascere una splendida bimba.

Luca ci ha raccontato la sua grande emozione, mista anche ad una grande amarezza per i risvolti che poi la vicenda ha preso.

Fatti gli auguri ed accertate le buone condizioni di salute di mamma Rosalinda e figlia Giulia, siamo infatti passati a chiedere al neo papà alcune delucidazioni in merito al parto effettuato sull’ambulanza.

“E’ tutto falso -ci dice immediatamente papà Luca-. Da solo, guidato al telefono dal mio ginecoloco, ho affrontato il parto e fatto nascere mia figlia”.

Domanda: Quindi il parto NON è avvenuto all’interno dell’ambulanza durante il trasferimento da Menfi a Sciacca ma, bensì, a casa tua?
Risposta: Si, proprio così. Mia figlia è nata a casa mia. Sono stato io a farla nascere.”

Domanda: Quando è arrivata l’ambulanza tua figlia quindi era già nata?
Risposta: Si, Giulia era già nata. All’arrivo dell’ambulanza e degli inservienti io già tenevo mia figlia fra le braccia.

Domanda: Sull’ambulanza ci stava anche un medico?
Risposta: No! Non capisco tra l’altro chi e perchè ha divulgato questa notizia non corrispondente al vero. Mia figlia è stata visitata da un dottore solo quando siamo arrivati al PTE di Menfi. Nessun dottore, preciso, era presente durante il tragitto che ha portato mia figlia da casa nostra al PTE (Punto territoriale di emergenza sanitaria).

Domanda: Qualcuno si è occupato di sua moglie all’interno del PTE?
Risposta: Assolutamente no. Mia moglie non ha ricevuto nessun controllo. L’unica procedura che è stata effettuata, in attesa che arrivasse l’ambulanza da Sciacca, è stata quella su mia figlia. Il dottore che prestava servizio infatti ha deciso di apportare un nodo al cordone ombelicale. Solo questo!

Arrivata l’ambulanza da Sciacca, le dirette interessate sono state prontamente trasferite al vicino ospedale saccense. L’intervista, gentilmente concessa da Luca, mira inoltre a far emergere ancora una volta che dal mese di luglio del 2013 l’ambulanza del 118 di Menfi funge da “ambulanza taxi”: veicolo sprovvisto di medici ed infermieri a bordo deputato al semplice trasporto di pazienti presso la struttura ospedaliera di riferimento.

In merito alla vicenda è intervenuto anche il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Menfi, Ignazio Mistretta: “Leggendo la notizia, giungano alla famiglia le mie più affettuose felicitazioni. All’interno delle nostre ambulanze, dopo tanti solleciti, adesso viaggia finalmente un medico? Il servizio di “ambulanza-taxi” verso l’ospedale è stato finalmente annullato? Purtroppo NO! Oggi, infatti, apprendo che la piccola è nata a casa con papà e mamma e che anzi quando è giunta l’autombulanza essa era priva di un medico.”

“A questo punto -conclude Mistretta- mi chiedo: qual è il senso di quella foto che alla luce dei fatti trovo indisponente? Mi chiedo, e forse sarebbe opportuno chiederlo anche ai lettori: è meglio avere un’ambulanza medicalizzata o un PTE in queste condizioni ?

Immagine di repertorio.