Papaoutai: Stromae manichino alle prese con sé bambino

Dovevo essere ammattito per non rendermi conto di quanto fosse accattivante il brano - ormai "vecchio" - di Maestro in arte Stromae!  Ero troppo accecato dal gettonato Tout Le Memes per accorgermi di questa Papaoutai, (lett. papà dove sei?) tratta sempre dall'album semi autobiografico Racine Carrée. Mi domando quanto abbia venduto questo album uscito l'anno passato. Stromae sembra non sbagliarne una. E a proposito di imperdonabili distrazioni, ad altrettante mancanze farebbe riferimento il suo bellissimo video centrato sul rapporto padre e figlio. Il padre - rappresentato dal manichino di Stromae - è una persona rigida, vuota, diversa dai genitori degli altri bambini. Il figlio cerca di coinvolgerlo nelle attività che vede svolgere dai suoi coetanei senza successo. Il padre-manichino non è responsivo. 

Pare che anche questa nota provenga dal privato del cantante il cui papà, noto architetto ucciso in Ruanda durante il genocidio, lasciò un vuoto infinito nelle vite della sua famiglia. Il concetto poi si estende alle genitorialità distratte, quelle che non seguono la prole, quelle che mancano alle esigenze dei figli.  Il bimbo si illude di aver trionfato convincendo il genitore a danzare con lui ma è una mera illusione destinata a svanire non appena capirà che per tutto il tempo, rigido e composto, il padre era rimasto in auto. Al giovane non resta che arrendersi al corso degli eventi, irrigidirsi e sedersi accanto al padre assumendone lo stesso atteggiamento di sconfitta dopo un'infanzia negata. 

Ah la gioventù di oggi che non capisce i reumatismi di una certa età...