Papavero azzurro

Da Fluente

GiardinoWeb/blog

Come ogni martedì il buongiorno vi giunge da Andrea ,oggi è una fantastica mattinata di fine giugno e avrei preparato una scheda che tratta di;  Meconopsis Betonicifolia è una pianta originaria delle zone d’alta montagna della Cina e per questo molto difficile da coltivare. Ecco i trucchi giusti per veder sbocciare i suoi bellissimi fiori azzurri.Il nome comune della Meconopsis Betonicifolia è “papavero azzurro dell’Himalaya”. E’ naturalmente un riferimento, oltre che al blu dei suoi fiori, al luogo di origine. Infatti questa specie è molto difficile da coltivare in ambienti caldi, come possono essere molte regioni d’Italia. E’ una pianta che appartiene alla famiglia delle Papaveracee ed è molto amata in Inghilterra, dove il clima freddo-umido è diventato una valida alternativa agli ambienti d’alta montagna dell’est asiatico.Le verdi foglie del Papavero dell’Himalaya sono allungate e pelose. I suoi fiori sono affascinanti e costituiscono il motivo principale per cui la pianta è coltivata. Assomigliano vagamente a quelli del papavero comune ma hanno delle differenze. Sono azzurri, con bottone centrale giallo. Misurano dai sei agli otto centimetri di larghezza e sono riuniti in gruppi di tre o quattro all’estremità dei gambi; sbocciano da maggio a luglio.Piantiamo le Meconopsis in marzo, con molte attenzioni. Infatti, fatta eccezione per la specie denominata “cambrica”, che cresce bene in qualsiasi terreno, si tratta di piante difficili da coltivare. Esigono un terreno assolutamente non calcareo, fertile e con una buona quantità di materia organica. Al tempo stesso però dovrà essere umido e ben drenato, quindi aggiungiamo un po’ di sabbia grossolana al miscuglio. Dovremo annaffiare abbondantemente durante la bella stagione.Insomma, la nostra Meconopsis farà sbocciare i suoi intriganti fiori blu solo se le assicureremo un terreno come quello che usiamo per le azalee e i rododendri. Per evitare delusioni, inoltre, accoppiamo questa composizione del terreno a una concimazione “extra” a base di fertilizzante inorganico.Dobbiamo aver cura di piantare la Meconopsis in una zona all’ombra e protetta dal vento. Infatti il vento forte tende a romperle con estrema facilità e la luce del sole diretta potrebbe bruciarle in un batter d’occhio. Le foglie della Meconopsis sono insomma una parte molto delicata che non sopporta neanche l’aria troppo calda e asciutta. Un’altra cosa di cui dobbiamo tener conto se decidiamo di coltivare il Papavero dell’Himalaya nel nostro giardino è che si tratta di una pianta monocarpica. In altre parole muore subito dopo la fioritura. Per impedire che questo avvenga nel corso del primo anno tagliamo regolarmente i gambi dei fiori non appena questi spuntano. In ogni modo, non spaventiamoci se non vediamo comparire il blu dei suoi caratteristici fiori in tempi brevi! A differenza della maggior parte delle piante monocarpiche,che di solito sono annuali o biennali,la Meconopsis impiega infatti da due a quattro anni per fiorire.Quando comincerà a produrre i fiori,ricordiamoci di eliminare regolarmente le corolle appassite per prolungre la fioritura.Per oggi direi di terminare ma vi prometto che tornerò ha parlarvi della Meconopsis e della sua semina ,inquanto è molto particolare ,e con dei trucchetti che vi svelerò in quella occasione.

Buon giardinaggio a tutti .