La terza medaglia d’oro è ad appannaggio da Martina Caironi nei 100 metri (classe T42) con 15”87, nuovo record mondiale, migliorato di due centesimi rispetto a quello che la stessa campionessa lombarda aveva già stabilito nel 2012 a Stadskanaal in Olanda. Martina ha preceduto all’arrivo l’australiana Kelly Cartwright (16″14), già oro nel lungo, e la tedesca Jana Schmidt (16″19).
In un incidente stradale la velocista di Alzano Lombardo era stata costretta a subire l’amputazione alto-femorale della gamba sinistra. Infatti nel 2007 mentre tornava a casa a bordo del suo motorino, una macchina in senso opposto aveva invaso la sua corsia colpendo la ragazza scaraventandola a terra. Operata da un medico austriaco che le ha praticato una disarticolazione, tagliando al livello del ginocchio; poi, attraverso l’applicazione di un ginocchio elettronico, ha potuto indossare una protesi sportiva e continuare a fare quello che voleva fare da piccola: la corsa in atletica. Una menomazione per una ragazza che avrebbe potuto essere un colpo di maglio al carattere e alla coscienza involvendosi in qualsiasi forma di depressione perniciosa. I sintomi che alterano anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, avrebbero potuto essere dietro l’angolo.
Martina al contrario ha fatto dell’atletica il suo Credo: “Volevo vincere a tutti i costi e dopo una partenza non eccellente pensavo di non farcela, soprattutto non credevo di poter ritoccare il record del mondo”. Sì, un record del mondo che aveva già raggiunto. In famiglia si parla solo di atletica, di sport di medaglie e di podio. La depressione è stata abbattuta sulla soglia: sport, sport e sport.
Martina Caironi è cresciuta nei Runners Bergamo; in terra inglese si è presentata tonica e sicura delle proprie capacità e non ha deluso lo sport italiano. Dopo il titolo mondiale del 2011 e il successo europeo dell’ultimo maggio, la ventitreenne completa il triplete da vera stella dell’atletica.
La Caironi è una delle poche atlete italiane (insieme ad altri 14 sui 98 partecipanti totali) della spedizione londinese che appartiene ad un gruppo militare: le Fiamme Gialle.
Pierumberto Angeli
Foto da Wikimedia Commons
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In un incidente stradale la velocista di Alzano Lombardo era stata costretta a subire l’amputazione alto-femorale della gamba sinistra. Infatti nel 2007 mentre tornava a casa a bordo del suo motorino, una macchina in senso opposto aveva invaso la sua corsia colpendo la ragazza scaraventandola a terra. Operata da un medico austriaco che le ha praticato una disarticolazione, tagliando al livello del ginocchio; poi, attraverso l’applicazione di un ginocchio elettronico, ha potuto indossare una protesi sportiva e continuare a fare quello che voleva fare da piccola: la corsa in atletica. Una menomazione per una ragazza che avrebbe potuto essere un colpo di maglio al carattere e alla coscienza involvendosi in qualsiasi forma di depressione perniciosa. I sintomi che alterano anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, avrebbero potuto essere dietro l’angolo.
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