In questo caso la sua diversità è aggravata dal fatto che vede la gente morta, cani compresi.
A casa l'unico vero punto di riferimento è la nonna (anzi il fantasma della nonna) infatti il padre sperava diventasse un quarterback, la sorella è la cheerleader che disprezza i non analfabeti e la madre è una casalinga che ha il terrore di presentare in tavola gli spaghetti scotti.
Vittima dei bullies a scuola il suo unico amico è un bambino ciccione coi capelli rossi e le mani sudate.
Sarà però il destino a traformarlo in un eroe. Sulla sua città grava da secoli la maledizione di una strega mandata a suo tempo al rogo e desiderosa di vendicarsi dei bifolchi che l'avevano bruciata.
Norman prenderà la situazione di petto e in un ora e mezza avrà messo tutto a posto.
Come vedete non c'è nulla di nuovo sotto il sole ( o la luna in questo caso).
Da metà film però il regista smette di limitarsi a citare i classici del genere e punta a capovolgerne gli stereotipi facendo in modo che gli eventi prendano una piega inattesa.
A quel punto tutto diventa molto divertente tanto che alla fine ci si affeziona a questa banda di personaggi scoppiatissimi.
Chris Butler all'esordio come regista era stato tra i disegnatori de La sposa Cadavere qui però lo stile grafico che mi è più venuto in mente sono gli episodi "moderni" di Monkey Island ( dal terzo in poi diciamo).
Infatti il giudice, nella versione putrefatta, è quasi uguale al pirata Le Chuck (anch'esso nella versione putrefatta).
Un ultimo appunto positivo: sappiate che tutto migliora se mentre lo guardate pensate che tra i doppiatori c'è Anna Kendrick.