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Parchi autorizzati ma irregolari: indaga la Procura di Bari

Creato il 26 giugno 2013 da Lucia Navone @lucia_navone

Dopo il caso del parco fotovoltaico di Restinco, nel Brindisino, avviati gli accertamenti sulle autorizzazioni degli impianti fotovoltaici realizzati tra le provincie di Brindisi e Bari

Tutto ebbe inizio alla vigilia di Natale del 2009, quando l’amministrazione regionale concesse alla società Sun energy l’autorizzazione unica per costruire e gestire un parco fotovoltaico da 25 megawatt da realizzarsi a Restinco, nel Brindisino. Un investimento di 103 milioni di euro che è arrivato oggi sul tavolo di Francesco Bretone, sostituto procuratore di Bari perchè, secondo l’accusa, i terreni sui quali doveva sorgere la struttura erano sottoposti a pignoramento.

Secondo quanto riporta Repubblica, pagine di Bari del 21 giugno 2013, a firmare l’autorizzazione fu Davide Pellegrino, titolare del Servizio energia e capo di gabinetto del presidente Vendola a cui il pubblico ministero contesta l’abuso d’ufficio. Secondo il magistrato, Davide Pellegrino e Giuseppe Rubino (che nel frattempo ha preso il posto di Pellegrino alla guida del Servizio), non potevano non sapere che i terreni di Restinco erano “pluripignorati”. Già nel 2010 infatti, un industriale tedesco Wolfgang Gehrlicher, aveva scritto agli uffici competenti per reclamare “le opportune valutazioni in merito” sui terreni da lui acquisiti con un anticipo di 2 milioni e 400 mila euro. I terreni, secondo le valutazioni della banche finanziatrici, risultavano già gravati da ipoteche giudiziarie per svariate decine di milioni di euro.

Allora fu avviato un procedimento civile mentre oggi il sostituto Francesco Bretone ha acquisito altri documenti presso l’assessorato regionale all’Ambiente per verificare tutte le procedure autorizzative rilasciate negli anni scorsi sul territorio pugliese.

Sotto il sole di Puglia l’estate si preannuncia, ancora una volta, caldissima.

 


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