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Parco Gennargentu
E’ un parco che abbraccia e comprende un doppio paesaggio: mediterraneo e montano. I monti e le alte vette si alternano a dei magnifici altipiani. Ad alta quota in inverno compare la neve, mentre la posizione geografica è totalmente insulare. Con queste poche righe stiamo descrivendo il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, area protetta sita nella regione Sardegna. Paesaggi tipici di alta montagna, vegetazione endemica e non solo, vasti altipiani sardi sono i punti più caratteristici di questo Parco, che come gli altri, è nato per tutelare e proteggere un particolare ambiente collegato alla biodiversità. Il Parco, per la sua struttura e conformazione, è il luogo ideale per l’escursionismo da praticare con diversi mezzi di trasporto e in qualsiasi modo. Ambiente, movimento, vista di vasta flora e fauna sono dunque le esperienze più interessanti da vivere per tutto coloro che amano visitare e soggiornare presso le aree protette.
Caratteristiche
Storia
Il Parco nazionale del Gennargentu venne istituito nel 1998, anche se era già stato individuato dalla legge quadro per le aree protette varata nel 1991. L’istituzione del Parco non fu semplice, anche perché segnata dai contrasti con i comuni e le popolazioni locali che stavano per ricadere nell’area classificata come “protetta”. Gli abitanti del posto temevano infatti che le attività economiche sarebbero state seriamente compromesse dall’attività di tutela, mentre quelle legate alla promozione del Parco non venivano ancora definite, al pari dei finanziamenti che avrebbero dovuto sostenerle. All’epoca venne anche impugnato il decreto di istituzione del Parco, impugnazione respinta nel 2008 dal Tar della regione Sardegna, dove si dichiarava la non procedibilità del ricorso sulla base di una legge del 2005 ( la numero 206), che stabiliva, per l’istituzione del Parco, solo l’accordo dello Stato e della Regione. Le polemiche locali sull’istituzione del Parco comprendevano anche i timori di una scarsa rappresentanza delle istituzioni locali all’interno del Consiglio incaricato delle direzione del Parco. Il Consiglio Direttivo era infatti composto da 12 membri, di cui solo cinque, appartenenti alle comunità locali. Oggi, comunque, il Parco del Gennargentu esiste e rappresenta uno dei tanti gioielli della Sardegna.
Flora e fauna
Sarà perché siamo in Sardegna, sarà perché il paesaggio è ricco e variegato, ma la flora e la fauna del Parco del Gennargentu sono davvero innumerevoli e quasi difficili da elencare. Specie endemiche si incrociano infatti con specie rare o tipiche di ambienti più diversi, sia in campo vegetale che in quello animale. Iniziamo dalla flora. Questa comprende arbusti di montagna come pioppo, tasso e noce bianco e foreste a galleria ricche di ontani neri, specie tipiche delle valli che diradano verso i torrenti. La flora del Parco è anche ricchissima di frutti di bosco, come il ribes del Limbara, ma troviamo anche la rosa di montagna, l’elleboro di Corsica, la genziana e il ranuncolo a foglie di platano. Presenti anche piante tipiche di altre regioni, come il crespino dell’Etna. Non mancano anche arbusti nani o piante dal portamento basso come il ginepro nano , il prugnolo prostrato e la rosa dei Serafini. Alle basse altitudini si trovano specie come l’acero minore, il faggio, il leccio e il castagno. La zona è caratterizzata anche dai boschi di roverella e da specie rare ed endemiche come l’aquilegia di Sardegna. La fauna comprende la lepre sarda, il ghiro, la volpe sarda, il ratto nero, il cinghiale, il muflone e la donnola. Reintrodotti invece il daino e il cervo sardo. Presenti anche numerosi esemplari di rettili, anfibi, uccelli e pesci.