Delle mie vacanze a Parigi ricordo il divertimento con le mie amiche, la bella compagnia, ma sicuramente, come già detto, Parigi si è presentata come un’immensa delusione. Nonostante questo, devo ammettere che qualche angolo di questa immensa città è riuscito ad entrarmi nel cuore.
Montmartre è sicuramente uno di questi angoli, anche se bisogna avere la pazienza di scavare nei suoi vicoli per innamorarsene.
Sì perché Montmartre è turistica, anche troppo, estremamente affollata, piena di bar costosi e ristoranti che espongono enormi cartelli con l’elenco dei loro menù turistici.
In realtà la folla si concentra al Sacro Cuore e in Place du Teatre dove si ammassano pittori e caricaturisti che arpionano i turisti per un ricordo in bianco e nero della “Città dell’amore”.
Basta allontanarsi da questo enorme formicaio per immergersi nel quartiere vero e proprio dall’affascinante atmosfera bohèmien.
Finita in quella parte per errore mi sono resa conto che quello che stavo cercando di Parigi finalmente l’avevo trovato.
Caffè dall’atmosfera intellettuale, negozietti vintage (inavvicinabili per i prezzi, ma stupendi alla vista), vinerie, pasticcerie… Sembra di essere immersi nella vita parigina d’inizio ’900 con il Lux bar dall’enorme bancone in zinco e le maioliche art nouveau, o con lo storico Café des 2 Moulins (per intenderci il Café di Amelie).
Affascinata ho percorso Rue Lepic, una sorta di mercato a cielo aperto quando, durante le giornate di sole, i negozi invadono i marciapiedi con i loro prodotti.
Da provare poi, una per una, le boulangerie che profumano le strade di un odore sfizioso di pane.
Montmartre è veramente il “Quartier du Plaisir” nel senso di piacere dei sensi: il palato, l’olfatto e la vista sono stimolati lungo ogni centimetro di quelle strade e di quei vicoli, vetrina per vetrina.
Bella anche Rue Tholoze, in salita verso il Moulin de la Galette, oppure Rue d’Orsel dove trovare stupendi negozi con abiti Vintage come “Le Boudoir de Marie” dove è possibile acquistare qualsiasi cosa, dall’intimo ad abiti veri e propri pezzi unici.
Se la vostra vacanza a Parigi era stata organizzata per ricercare la “Città dell’amore” vi suggerisco poi un piccolo angolo, poco nominato sulle guide, ma immancabile per due innamorati. Camminate fino a Place des Abbes e visitate, nascosto in un giardinetto, il poco conosciuto Mure de Je t’aime dove “ti amo” è scritto in tutte le lingue del mondo su una parete di maioliche blu.
La stessa Rue des Abbes è destinazione prediletta per chi adora il mondo della cucina: si tratta di un vero paradiso dei gourmand dove si concentrano i “Metier de Bouche”: il macellaio, il rosticcere, le storiche pasticcerie e panetterie, i salumieri.
Un’altra piccola curiosità se vi ritroverete a passare in Rue de la Mir: sembra un vicolo, ma da qui passa il meridiano di Parigi che una volta era il meridiano 0 spodestato però successivamente dal meridiano di Greenwich.
E’ da quì che si abbandona la zona dei negozi per entrare nella parte residenziale di Montmartre fatta di giardini e di ville molte delle quali, splendenti nel loro stile art decò, sono state abitate in passato da numerosi artisti.
Il quartiere è un continuo saliscendi, un susseguirsi di scalinate non adatto ai pigri e a chi non adori esplorare.
Probabilmente dopo tanti posti, strade e quartieri di Parigi, dai quali mi aspettavo molto senza essere ripagata, un quartiere mi ha lasciato qualcosa, mi è entrato dentro e mi ha fatto scoprire la Parigi di cui avevo letto nei miei libri.
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