11 Settembre anche a Parigi: 158 vittime Assalitori gridavano: ”Allah è grande.” Ecco cosa è successo:
LIVE – CRONOLOGIA DEI FATTI
- ore 01.13
Terminato il blit: gli ultimi 20 ostaggi escono dal locale incolumi, 2 assalitori uccisi. Attendiamo il conteggio delle vittime, per adesso almeno 140.
- ore 00.47
Dieci persone sono state portate in salvo, venti ancora all’ interno. Blitz in corso. I terroristi non intendono accettare alcun compromesso.
- ore 00.31
Comincia il blitz delle forze dell’ordine all’interno del Bataclan per dare fine all’esecuzione, ormai iniziata, degli ostaggi. Notizie via twitter: ”Cadaveri ovunque, è una carneficina. Siamo al primo piano, fate in fretta.”
- ore 00.05
Hillary Clinton: “Le notizie da Parigi sono strazianti. Prego per la città e le famiglie delle vittime”. Sembra che i terroristi stiano uccidendo a freddo, uno ad uno, gli ostaggi inermi all’ interno della sala Bataclan. Aspettiamo conferme dalla polizia.
- ore 23.56
Dichiarazione di Hollande: ”Attacco terroristico senza precedenti. Abbiamo mobilitato tutte le forze in nostro potere per mettere in sicurezza tutte le persone e richiesto rinforzi militari. Ho convocato il consiglio dei ministri: ci saranno perquisizioni nell’intera zona e verranno chiuse le frontiere. E’ un orrore. Dobbiamo essere forti, non abbiate paura, non diamo ai terroristi ciò che vogliono. Viva la francia.”
- ore 23.40
Dichiarazioni: ”hanno sparato con un fucile a pompa sulla folla, c’è sangue ovunque.” Al momento 4 le zone sotto attacco a Parigi: è l’atto terroristico più grave e rilevante dal dopoguerra in Europa. I parigini sono invitati a rimanere in casa e attendere istruzioni.
- ore 23.26
La situazione a Parigi ha fatto alzare il livello di guardia anche alle autorità italiane, in particolare in riferimento a tutti gli obiettivi sensibili legati alla Francia. Confermati 100 persone tenute in ostaggio all’interno della sala musicale Bataclan, all’interno della quale è in corso una sparatoria.
- ore 23.22
Le inferriate attorno all’impianto dello Stadio sono state bloccate. A nessuno al momento è permesso lasciare i dintorni dello stadio. Il deflusso degli spettatori, che dovrebbe avvenire in questo momento, è gestito dalle forze dell’ordine in stato di massimo allerta.
Il crepitare dei colpi di kalashnikov, che siamo abituati a sentire nei servizi dei telegiornali riguardanti Siria o stati del Medio Oriente, ha riempito pochi minuti fa il cielo sopra Parigi.
In totale sette sparatorie e tre esplosioni a Parigi. Molti i luoghi colpiti: Les Halles, il ristorante Petite Cambodge nel X arrondissement, lo Stade de France dove si stava giocando l’amichevole Francia-Germania e una sala musicale, il Bataclan, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo.
Un uomo si è fatto esplodere intorno alle ore 21 di Sabato 14 Novembre presso lo Stadio di Francia, dando il via a una serie di atti terroristici che stringono Parigi in una morsa di terrore e sconforto. Il primo attentato, presso lo stadio, conta 40 morti.
In simultanea è stata messa in atto una carneficina all’interno del locale Bataclan, dove 60 persone sono state prese in ostaggio; tra queste, numerose sono state uccise a freddo. Altre vittime risultano dalla sparatoria iniziale, precedente al sequestro, e dall’ azione violenta di 4 attentatori che si sono fatti esplodere al momento dell’ irruzione delle forze dell’ordine. In tutto 118 civili lasciano la vita tra le mura del locale.
Queste le dichiarazioni riguardanti gli accaduti nella sala: ”Siamo riusciti a fuggire, c’era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla”. Via twitter: ”i terroristi stanno uccidendo a freddo gli ostaggi uno ad uno”.
La situazione si conclude a seguito di un blitz delle forze speciali che, ponendo fine all’esecuzione, portano in salvo gli ostaggi restanti nella struttura. In tutto sono cinque i terroristi uccisi.
L’invito nato spontaneamente nella comunità di Twitter è quello di dare assistenza ai parigini in fuga, nel decimo arrondissement: con l’hashtag #PorteOuverte. Ma le autorità avvertono che non è un canale sicuro perché intercettabile facilmente.
Hollande ordina la chiusura delle frontiere e si rivolge alla Francia intera: ”Siate forti, non dobbiamo cedere alla paura.”
Arriva su Twitter la rivendicazione dell’ISIS: “Parigi è in fiamme. E’ il vostro 11 settembre.”