Parigi: la Ville Lumière

Da Viaggieitinerari
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Champs-Elysées di sera

Capitale del romanticismo, della moda, dell’arte e della creatività, Parigi è una delle città più eleganti ed eclettiche d’Europa.
Non si può pensare a Parigi senza ricordare i fasti del suo passato, dallo splendore dell’era di Re Sole, alle insurrezioni della Rivoluzione Francese, dai gloriosi successi di Napoleone, ai magnifici palazzi della Belle Époque e i grandi boulevards.
Con i suoi mille aspetti e contrasti, si rivela di quartiere in quartiere, in tutto il suo fascino e la sua unicità, alla scoperta della storia della Francia, delle ultime tendenze ed eventi, dei monumenti più conosciuti e degli scorci più suggestivi.

1° giorno
La passeggiata a Montmartre dà la possibilità di immergersi subito in una Parigi caratteristica e lontana dai bagliori della mondanità. Le tortuose stradine, i tranquilli vicoli e le pittoresche piazzette in cui s’incontrano artisti di strada, conservano il fascino dei secoli scorsi, quando il rinomato quartiere era abitato da cantanti, scrittori, pittori del calibro di Monet, Van Gogh, Picasso, Toulouse-Lautrec, Apollinaire.
Oggi non ha più la fama di un tempo, ma lo spettacolo dall’alto della Butte è assolutamente bellissimo.

Ingresso Basilica du Sacré-Coeur

Place du Tertre, situata nei pressi della chiesa Saint-Pierre, è uno dei luoghi icona, affollato di pittori, disegnatori, turisti, negozietti di souvenir, ristoranti e caffè.
Sulla collina di Montmartre, a 130 mt sul livello del mare, si trova la Basilica du Sacré-Coeur, inconfondibile con le sue cupole bianche. Costruita in ricordo della guerra franco-prussiana del 1870, è in stile neogotico; davanti al portico a 3 archi ci sono le statue di Giovanna D’Arco e Re Luigi IX, poi divenuto santo, mentre all’ingresso della chiesa vi è una grande statua di Gesù con la mano sul cuore. Salendo sulla cupola della basilica si gode di una spettacolare vista su Parigi da oltre 80 mt di altezza.

Montmartre è certamente una delle zone più romantiche di Parigi, ma allo stesso tempo mostra anche un angolo trasgressivo, dove al calar della sera si accendono le luci dei sexy shop, dei cinema a luci rosse e dei locali di spogliarelli e di cabaret: è il Pigalle, quartiere dei divertimenti e della vita notturna parigina.

Moulin Rouge al Pigalle

Su Boulevard de Clichy c’è il noto Moulin Rouge, tempio del cancan francese. Difficile pensare che il il lussurioso Pigalle faccia parte dell’incantevole Montmartre, ma basterà allontanarsi dai boulevards principali per ritrovare la calma delle piccole vie  residenziali.

Dirigendosi verso la Gare de St. Lazare, si raggiunge in pochi minuti il centro della città: Boulevard Haussmann con i bei negozi e le scintillanti vetrine dei grandi magazzini.
In Place de l’Opéra si può ammirare in tutto il suo splendore neobarocco l’edificio dell’Opéra di Parigi. La facciata, preceduta dalla scalinata, è divisa in tre parti: il piano terreno con sette arcate alternate da figure allegoriche: da sinistra, la “Poesia”, la “Musica”, l’Idillio”, la “Retorica”, il “Canto”, la “Drammaturgia”, la “Danza”, il “Melodramma”; il primo piano con enormi colonne binate che formano grandi finestre rettangolari ed un attico con fregi e ricche decorazioni a bassorilievo. Monumentale lo scalone interno realizzato in marmo policromo detto “Escalier d’Honneur” (Scalone d’Onore).

Perfetto punto di congiunzione tra il Boulevard de la Madeleine e il Boulevard Malesherbes, la Madeleine si affaccia su vie di lusso e sontuosi palazzi, ed evoca un tempio greco, con le sue imponenti colonne corinzie. La Madeleine, voluta da Napoleone nel 1806 in onore della Grande Armata, è dedicata a S.Maria Maddalena ed ospita spesso concerti di musica classica.

Place Vendôme con la Colonna de la Grande Armée

Da qui si raggiunge in pochi minuti Place Vendôme, capolavoro dell’architettura classica dell’epoca di Luigi XIV (Re Sole). Al centro della piazza ottagonale si trova la colonna de la Grande Armée, eretta in onore di Napoleone I tra il 1806 e il 1810. Alta 43,50 metri, è decorata da 66 rilievi di bronzo a spirale, ottenuti dalla fusione di 1200 cannoni presi dalla battaglia di Austerlitz, che illustrano i trionfi dell’era napoleonica.

Percorrendo Rue St.Honorè tra le prestigiose boutiques d’alta moda, si arriva al Palais Royal, appartenuto al cardinale Richelieu all’inizio del XVII secolo, divenne alla sua morte proprietà della casa reale e utilizzato per organizzare banchetti e feste.
Il Re Sole Luigi XIV vi abitò da bambino.
Attualmente è sede del Teatro Nazionale Francese.
All’intersezione fra il Louvre, L’Arc de Triomphe e la Madeleine , si apre la grande Place de la Concorde, piazza simbolo della Rivoluzione francese, macabro e sanguinario teatro della ghigliottina, in cui migliaia di persone vennero decapitate tra cui re Luigi XVI, Maria Antonietta, Danton e Robespierre. Realizzata nel 1748 per accogliere la statua equestre del re, la piazza Luigi XV fu ribattezzata Place de la Révolution nel 1792. Con la fine del periodo del Terrore, nel 1795, per purificarla da tutto il sangue versato, il governo la rinominò in Place de la Concorde.
Il centro della piazza è ornato da due fontane monumentali, ispirate a quelle della basilica di San Pietro a Roma, e  dedicate alla navigazione fluviale (la fontana nord presenta le raffigurazioni sedute del Reno e del Rodano, della raccolta del grano e della regione) e alla navigazione marittima (la fontana sud presenta le raffigurazioni del Mediterraneo,dell’oceano e della Pesca).
Otto colonne rostrali rappresentano otto villaggi francesi. In Place de la Concorde si innalza anche l’obelisco in granito rosa donato dall’Egitto nel 1831 che celebra con i suoi geroglifici la gloria del faraone Ramses II.

Gli Champs-Elysées

Da qui cominciano i celeberrimi Champs-Elysées, conosciuti in tutto il mondo come la più bella strada di Parigi, nonchè cuore pulsante della vita parigina.
Semplici campi paludosi fino al 1616, furono trasformati in un percorso alberato (Cours de la Reine) per volere di Maria de’ Medici e poi esteso nel 1724 fino alla sommità sul quale oggi sorge Place de l’Étoile.
I suoi 3 km sono caratterizzati da vasti giardini, musei, teatri e ristoranti da Place de la Concorde al Rond Point, mentre da questo incrocio fino all’Arc de Triomphe s’incontrano hotels, caffè, cinema, uffici e negozi.
Ogni giorno circa 500.000 persone passeggiano lungo gli Champs-Elysées.

L’Arc de Triomphe de l’Étoile si trova all’inizio del famoso viale degli Champs-Élysées, al centro della piazza denominata Place de l’Étoile da cui si irradiano 12 grandi avenues. Fu fatto costruire da Napoleone I nel 1806 in onore della Grande Armata dopo la vittoria nella battaglia di Austerlitz del 1805. In effetti l’anno successivo cominciò la costruzione dell’ Arc de Triomphe, ma la fine dei lavori avvenne solo 30 anni dopo.

L’Arc de Triomphe de l'Étoile

L’Arco di Trionfo s’ispira agli archi romani, ma si differenzia nell’eccezionalità delle dimensioni: il monumento è infatti alto 50 metri e largo 45. E’ formato da un’unica grande arcata in direzione degli Champs Elysées, da due arcate trasversali più basse sui lati e sulle pareti interne sono riportati i nomi dei generali francesi protagonisti delle battaglie; alcuni di questi sono sottolineati per indicare i caduti in guerra. Sull’esterno dell’arco, giganteschi gruppi marmorei rappresentano la partenza, la vittoria e il rientro trionfale delle truppe. Alla base di ognuna delle colonne sono state realizzate delle sculture allegoriche: Il trionfo del 1810, La Resistenza e La Pace, e La partenza dei volontari del ’92 comunemente chiamata La Marseillaise, una figura alata che invita il popolo a combattere il proprio territorio per il diritto di Libertà.
In cima si gode di uno straordinario panorama sulla città.
Nel 1920 sotto l’Arco di Trionfo fu installata la tomba del Milite Ignoto, per rendere onore ad un combattente non identificato simbolo di migliaia di caduti per la patria durante la prima guerra mondiale.
La fiamma del Ricordo fu accesa l’11 novembre del 1923 e da allora non è mai stata spenta e viene ravvivata tutte le sere alle 18.30 da un piccolo gruppo di appartenenti ad associazioni militari francesi.

2° giorno:
Uno dei più celebri musei al mondo, il Louvre conta una ricca collezione di opere d’arte datate dal XII secolo al XIX secolo, oltre ad una parte di sculture di antiche civiltà. Gioiello di punta è senza ombra di dubbio la Monna Lisa detta anche La Gioconda, di Leonardo da Vinci, che continua ad attirare milioni di visitatori. Non da meno sono comunque le opere esposte di Rembrandt, Raffaello, Cimabue, Tiziano, Caravaggio, Delacroix, Degas. La storia del Louvre è piuttosto complessa e annovera diversi interventi di ristrutturazioni e ampliamenti nel corso dei secoli.
La prima struttura fu eretta da Filippo Augusto nel 1190 circa come roccaforte per proteggere la città di Parigi.

Piramide d'ingresso al Museo del Louvre

Fu poi ampliata come biblioteca da Carlo V che la utilizzò anche come residenza occasionale. Intorno al 1980, in occasione delle celebrazioni del bicentenario (1989), il presidente Mitterrand fece realizzare come ingresso principale la Piramide di vetro, progettata dall’architetto Ming Pei, una sorta di lucernario al di sotto del quale si trova l’accesso alle tre ali principali del museo: Richelieu, da cui generalmente si inizia la visita del museo, Sully e Denon.

Il Palazzo di Tuileries è stato originariamente ordinato da Caterina di Medici, la quale voleva un palazzo indipendente da quello del Louvre. All’inizio si è eretto come una serie di edifici lunghi e stretti con tetti molto alti, che poi furono collegati al palazzo del Louvre attraverso una galleria. Enrico IV portò a termine il progetto facendo costruire un’altra galleria, creando così la Piccola e la Grande Galleria.
I giardini di Tuileries si trovano nel cuore di Parigi e fanno parte di una prospettiva storica insieme al palazzo del Louvre, l’Arc de Triomphe, gli Champs Elysées e Place de la Concorde.
Il giardino ricco di fontane e statue magnifiche resta completamente separato dal traffico locale ed offre un piacevole luogo di riposo nel mezzo della meravigliosa Parigi.

Sulla riva opposta della Senna, si può ammirare l’Hôtel des Invalides, uno dei più prestigiosi monumenti di Parigi. Fu originariamente ideato come ospizio per invalidi di guerra, in grado di ospitare fino a 7000 persone. Oggi sono pochi gli anziani reduci che ci abitano; la maggior parte dei locali è occupata da uffici dell’amministrazione militare e dai musei de l’Armée e Plans-Reliefs.

Dome des Invalides presso Hôtel des Invalides

Nel 1675-1706 fu costruita l’Eglise Royale, successivamente denominata Dome des Invalides per la sua caratteristica cupola, che dal 1840 custodisce le spoglie di Napoleone I.

A pochi minuti di distanza, eccola lì: l’imponente Tour Eiffel, capolavoro di 15.000 pezzi di metallo, divenuto emblema della Francia nel mondo.
Costruita in due anni dall’ingegnere Gustave Eiffel, fu presentata nel 1889 in occasione del centenario della Rivoluzione Francese, suscitando numerose polemiche e opposizioni, oltre che nomignoli piuttosto umilianti come “candeliere crudele”, “lampadario tragico”…
La torre è alta 324 metri, composta da 1665 scalini, 15000 travi d’acciaio, 2,5 milioni di bulloni, 20.000 luci che si accendono all’inizio di ogni ora.
Non è mai stato sostituito un solo pezzo originario, ma sempre rafforzato con nuove strutture in cemento armato e nel 1996 la torre d’acciaio è stata completamente restaurata con la rimozione di parecchie strutture in cemento, sostituite da pilastri in acciaio.

La Tour Eiffel e le sue luci

Divisa in tre piani ospita vari negozi, ristoranti e una sala cinematografica in cui vengono trasmessi filmati sulla storia della torre. Al primo piano si trova il ristorante Altitude 95, nome che indica l’altitudine sul livello del mare. Al secondo piano,c’è il ristorante Jules Verne, che offre una cucina d’elite ed ovviamente una vista mozzafiato su Parigi.

Sotto le gambe della Tour Eiffel ci si può fermare e riposare sui prati di Champ-de-Mars, oppure raggiungere la terrazza e i giardini del Trocadéro, da qui si può contemplare lo spettacolare panorama. All’interno del complesso del Trocadéro ci sono oggi il Museo dei Monumenti francesi, il Museo della Marina e il Museo dell’Uomo.

3° giorno:
Una giornata trascorsa tra le vie della riva sinistra della Senna regala emozioni estemporanee nello scoprire il cuore storico e artistico di Parigi, dal Quartiere Latino con la sua atmosfera universitaria ma anche versatile, all’imponenza della cattedrale Notre-Dame, dal cupolone del Pantheon alle quais lungo la Senna dove perdersi tra le bancarelle dei bouquinistes.
L’itinerario non può prescindere dalla visita al Museo d’Orsay, impiantato nella vecchia stazione abbandonata d’Orsay nel 1986.
Affacciato direttamente sul fiume, la massiccia struttura del museo è interamente realizzata in ferro e vetro; in uno spazio aperto e luminoso sono esposte le opere del periodo 1848-1914, tra cui una delle migliori collezioni di pittura impressionista con quadri di altissimo livello di Monet, Cezanne, Manet, Renoir e Van Gogh. Il museo d’Orsay raccoglie, quindi, le opere provenienti da Louvre, che ripercorre millenni di storia dell’arte, e quelle del Centro d’Arte Pompidou al Beaubourg, che si occupano di arte moderna, facendo rivivere, tra l’altro, alcune delle tappe più gloriose di un periodo importassimo della pittura.

Cattedrale Notre-Dame L' Île de la Cité

A pochi passi dal Museo, seguendo Quais Voltaire e Malaquais, s’incontra l’Île de la Cité sulla quale domina la meravigliosa Cattedrale di +Notre-Dame. Splendido esempio di architettura gotica, fu costruita nel 1163 per volere del vescovo De Sully e terminata solamente un secolo più tardi, nel 1245, dopo aver subito notevoli modifiche, frutto dell’evoluzione del gotico nei decenni, come dimostrano la facciata e le torri in stile .-gotico maturo. In gotico classico sono il coro, i transetti e la navata centrale, anch’essa ritoccata poi in gotico maturo.
Durante la Rivoluzione Francese, la cattedrale venne gravemente danneggiata e agli inizi del XIX secolo era in pessime condizioni. I lavori di restauro furono intrapresi solo dal 1845 dopo il grande successo del romanzo di Victor Hugo “Notre-Dame de Paris” che denunciò lo stato di fatiscenza della cattedrale nel XIX secolo.
La facciata ovest, quella più famosa di Notre Dame, è costituita da tre portoni che rappresentano, da sinistra, il Portale del Giudizio Universale, il Portale della Vergine e il Portale di Sant’Anna.
Sulla facciata sud, quella che si prospetta sulla Senna, si apre il grande rosone con motivo a losanghe.

Sullo stesso lato si trova la Sainte Chapelle, ornata da splendide colorate vetrate di 15 metri, n cui è conservato il Tesoro della Cattedrale, la Corona di spine di Gesù, un pezzo della Croce Santa e uno dei chiodi conficcati nella carne di Cristo.

Infine, le torri della Cattedrale che si ergono per 69 mt (per ben 387 gradini) e danno un aspetto leggiadro e monumentale alla cattedrale. Dall’alto delle torri lo spettacolo sulla capitale è decisamente suggestivo. Camminando nella galleria delle torri, si possono guardare da vicino le sculture mostruose ornamentali dette gargoille e chimere, che oltre ad avere funzione decorativa sono utilizzate come condotti di scolo per l’acqua piovana.
Una curiosità: davanti all’ingresso della chiesa parte il Punto Zero, contrassegnato con una stella di bronzo, da cui vengono calcolate tutte le distanze stradali delle Francia. Si può affermare, quindi, che Notre-Dame si si trova al centro della Francia.

St. Germain de Pres - Quartiere Latino

Lasciando l’Île de la Cité, la riva sinistra della Senna presenta in tutto il suo fascino culturale ed intellettuale il borgo di St. Germain de Pres.
Si respira un ‘aria bohèmienne tra le biblioteche, librerie, gallerie d’arte e i bistrot che s’incontrano, anche se la zona non è più così prestigiosa culturalmente come un tempo, in cui filosofi, scrittori, attori e musicisti si riunivano nei locali. Qui erano di casa Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e François Truffaut.

Principale attrazione del quartiere è il Palais du Luxembourg, sede del Senato francese, con il famoso giardino, un parco pubblico di 23 ettari frequentato abitualmente dagli studenti del Quartiere Latino, da bambini e anziani. Un’area verde dove poter trascorrere delle piacevoli ore all’aperto, a leggere, fare jogging, giocare a tennis o semplicemente per un rilassante pic-nic.

Pantheon di Parigi

Di fronte al Jardin du Luxembourg, sulla Montagne Sainte-Geneviève, domina il Pantheon.
Inizialmente costruito come basilica in onore di Sainte-Geneviève , santa patrona di Parigi, fu riadattato come tempio laico in cui custodire le spoglie dei personaggi più illustri della Nazione: Voltaire, Rousseau, Victor Hugo, Emile Zola, Marie e Pierre Curie…
Il Pantheon è alto 83 metri per 110 metri  lunghezza con un portico di 22 colonne corinzie e un imponente frontone triangolare che ricorda quello di un tempio greco.

Per conoscere tendenze, storia e arte contemporanea di Parigi, non può mancare una visita al Marais, diventato anno dopo anno uno dei centri culturali e creativi più in voga.
Qui si possono trovare grandi magazzini, raffinate boutiques, musei, cinema, ristoranti e hotel di lusso assolutamente al passo con le mode del momento. Nel cuore del Marais c’è la piazza più antica della città: Place des Vosges, anticamente conosciuta come “Place Royale”. Di forma quadrata, è chiusa completamente da trentasei palazzi in mattoni, caratterizzati da facciate a portici e  finestroni distribuiti su 2 piani. Diventata residenza privilegiata, tra i suoi abitanti si possono rammentare Richelieu, Madame de Sévigné, Victor Hugo. Tutt’oggi si può apprezzare la calma che regna nell’androne.

Tra i quartieri Les Halles e Marais, incontriamo Centre Pompidou, il Centro nazionale d’arte e di cultura, che prende nome dal presidente della Repubblica Francese Georges Pompidou, conosciuto anche come Centre Beaubourg.
La sua gigantesca struttura tubolare in vetro e acciaio, opera del noto architetto Renzo Piano e Richard Rogers, ospita il Museo Nazionale di Arte Moderna con le opere di Chagall, Matisse, Picasso e Kandinsky, la Biblioteca e le Grandes Galleries, dove si tengono frequenti esposizioni e mostre temporanee. All’interno del centro, ci sono anche una cineteca, sale di cinema, librerie un centro di ricerca musicale,  ristoranti e café.
Antistante il centro si apre la Piazza Beaubourg in cui musicisti, commedianti, artisti di strada, saltimbanchi usano esibirsi.
L’imponente edificio avveniristico è diventato dal 1977 un centro di interesse culturale che accoglie circa 5 milioni di visitatori all’anno.

Gli appassionati della vita notturna e del divertimento, non perderanno l’occasione di fare un salto nella zona di Place de la Republique e Opéra Bastille. Bistrots, bar, cafè e pub sono meta serale dei giovani parigini dove fare 2 chiacchiere tra amici, bere una birra e incontrare nuova gente.
Place de la Bastille è l’area in cui un tempo sorgeva la fortezza della Bastiglia, voluta da Carlo V di Francia tra il 1367 e il 1382 per rafforzare le mura orientali e proteggere Parigi dalle incursioni inglesi. Era alta 24 metri, a pianta rettangolare, otto torri, e circondata da un fossato.
Nel XVII secolo, Richelieu la trasformò in una prigione di stato e qui furono rinchiusi celebri personaggi come “La maschera di ferro” (presunto fratello gemello di Luigi XIV), Voltaire, il Marchese de Sade, Cagliostro, Mirabeau.
E’ diventata simbolo della Rivoluzione Francese, a seguito della presa della Bastiglia, il 14 luglio 1789, giorno in cui fu assaltata per rubare le armi e liberare i prigionieri. Fu poi saccheggiata e rasa al suolo pezzo dopo pezzo. Sulla piazza, dominata dalla Colonna di Luglio che ricorda le vittime della rivoluzione del 1830, si affacciano il porto fluviale Paris Arsenal, il canale Saint Martin e il teatro moderno Opera de Paris Bastille, inaugurata nel 1989 per il bicentenario della Rivoluzione Francese.

4° giorno:

Giardini della Reggia di Versailles

Spettacolare esempio di architettura di residenze reali dell’ Île-de-France, la Reggia di Versailles sfoggia la grandezza della storia della Francia.
Con i suoi giardini unici al mondo, è stata inserita nel 1979 nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Il Palazzo di Versailles conta 700 stanze, 2513 finestre, 352 camini, 372 statue, 20 km di mura di cinta e 42 km di sentieri su una superficie totale di 67.121 m², di cui 50.000 aperti al pubblico.
Il parco si estende per 800 ettari, di cui 300 di bosco e due di giardini alla francese: il Piccolo Parco, 80 ettari, e Trianon, 50 ettari.
Lo chateau di Versailles fu edificato all’epoca di Luigi XIII nel 1623 come residenza rustica e semplice, dove soggiornare e dedicare qualche giorno alla caccia. Alla sua morte, però Versailles fu trascurata per ben 18 anni, finchè nel 1661 il nuovo re Luigi XIV con il desiderio di avere un palazzo con la sua impronta, iniziò i lavori di ampliamento: fece costruire un secondo edificio, l’Enveloppe, che circondava il vecchio castello di pietra e mattoni, temporaneamente conservato ma ornato con colonne di marmo, inferriate dorate ai balconi e sculture sulle balaustre. Fece innalzare dei padiglioni che collegassero il vecchio castello alla nuova costruzione, triplicando in questo modo la superficie della reggia. La facciata ovest del palazzo, realizzato in pietra, era composta da una grande terrazza al primo piano, che univa gli appartamenti del Re (a nord) e della Regina (a sud); al pian terreno era caratterizzato da linee orizzontali e grandi finestre centinate sul giardino. Statue, alte finestre e colonne ioniche delineavano il piano nobile, mentre sull’attico fu installata una decorazione corinzia completata da una balaustra con trofei e lanternoni. Nel 1670, Luigi XIV decise di far demolire il villaggio di Trianon, a nord ovest del parco di Versailles, per elevare il Trianon de porcelaine, rivestito di porcellana di Delft, un luogo in cui il re poteva isolarsi dal resto della corte.
Nello stesso periodo, nei dintorni furono edificate circa 14 residenze, dette grands hôtels, in cui i nobili potevano soggiornare in modo da essere vicini al re ed essere spettatori della magnificenza della corte reale. Il re, infatti, istituì regole d’etichetta rigorose e privilegi per i grandi signori che potevano assistere e partecipare alle abitudini quotidiane del re e della regina divenute quasi sacre, come il risveglio al mattino e l’andare a dormire la sera. In questo modo il re poteva ingraziarsi la nobiltà ribelle e accrescere la sua potenza.
Nel 1682 trasferì definitivamente la sua residenza ufficiale a Versailles, e continuò a fare lavori di miglioramento; infatti tra il 1678 e il 1684 fu innalzata la Galleria degli Specchi, al posto della veranda del vecchio castello. La grande galleria era un passaggio tra i vari ambienti e appartamenti, molto di moda all’epoca, come le gallerie delle Tuileries, del Louvre e di Fontainebleau. Tra il 1685 ed il 1689 diede origine all’ala nord dei cortigiani, che prolungò lo sviluppo delle facciate. Visti dai giardini le tre costruzioni distinte componevano tuttavia un insieme armonioso.

Versailles - Appartamento del Re

L’appartamento ufficiale, detto “Appartamento del Re”, occupava le ali sud e ovest del vecchio castello di Luigi XIII, con sette stanze; al centro del castello vi era il Salone del Re (trasformato nel 1701 nella Camera di Luigi XIV), mentre l’appartamento terminava con il Gabinetto di Consiglio e il Gabinetto delle Terme o delle Parrucche (le due stanze erano situate dove attualmente vi è il Salone del Consiglio).
Nel 1687 il re stanco del Trianon di porcellana fece erigere sullo stesso luogo un piccolo palazzo di marmo e porfido con dei giardini, il Grand Trianon. Il re Sole morì nel 1715 a 77 anni dopo aver regnato sulla Francia per oltre 70 anni, mettendo fine al Gran Secolo che Voltaire definì di Luigi il Grande.
Sotto Luigi XV, successore del Re Sole all’età di 12 anni, la reggia subì ulteriori modifiche: costruzione del Salone di Ercole, dell’Opéra e del Petit Trianon, la trasformazione degli Appartamenti del Re, della Regina e dei principi della famiglia reale, ma la sua dinastia segnò la distruzione dei tesori dell’età di Luigi XIV.
Luigi XVI ne vide il declino finale, usurpando tutte le finanze reali fino alla Rivoluzione francese.
Versailles non ritornò mai agli splendori passati e alla caduta della monarchia fu anche saccheggiata dai vandali.
Nel 1837 su ordine di Luigi Filippo il castello venne trasformato in museo con il nome di “Museo della Storia francese” con una raccolta di dipinti di varie epoche storiche. durante la Guerra franco-prussiana del 1870, la reggia divenne il quartier generale dell’esercito prussiano e l’Impero germanico fu proclamato nella Galleria degli Specchi nel 1871.
Il trattato di pace, detto anche il Trattato di Versailles, che segnò la fine della prima guerra mondiale vi fu firmato nel 1919.

Durante il soggiorno a Parigi, imperdibile è il giro in battello sulla Senna, per andare alla scoperta delle tradizioni e degli aspetti più sorprendenti e meravigliosi di questa capitale.

Panoramica sulla Senna

34 sono i ponti che si incontrano uno dopo l’altro: il Pont-Neuf, nonostante il nome, è il ponte più antico, più bello e  lungo di Parigi, terminato nel 1606, scavalca la Senna sulla punta occidentale dell’Ile-de-la-Cité.
Il Pont Marie, il più romantico, collega L’ile Saint-Louis con la riva destra della Senna. La tradizione è di esprimere un desiderio quando si passa sotto.

Il Pont des Arts, chiamato dai parigini Passerelle, realizzato in ferro e riservato solo ai pedoni, collega il Louvre con l’Institut de France.
Il Pont de la Concorde collega la riva sinistra della Senna, dove si trova il Palaia bourobon sede del Parlamento, con Place de la Concorde. E’ il ponte più simbolico essendo stato costruito con pietre provenienti dai resti della Bastiglia.
All’altezza del Grand Palais e il Petit Palais da una parte, e l’Hotel des Invalides dall’altra, troviamo il Pont Alexandre III, lungo 107,5 m, è il più elegante ponte di Parigi e commemora l’alleanza franco russa; nel mezzo infatti si può notare lo stemma della città di San Pietroburgo e due statue che rappresentano il fiume russo La Neva.
Il Pont Royal del 1685, è uno dei più vecchi e fu eretto grazie al sostegno finanziario del re Luigi XIV , dopo l’alluvione che ne causò il crollo di una parte.

Magica e artistica di sera, chic e maestosa di giorno, impossibile restare indifferenti davanti alla magnificenza di Parigi!



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