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Parigi. Ma perché nessuno ha il coraggio di dire che é una mera problematica di interesse geopolitico e di identità culturale? Perché nessuno ha il coraggio di dire che è un problema anche “religioso”? E su Oriana Fallaci.

Creato il 15 novembre 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
parigidi Rina Brundu. Al ritorno dal fine settimana fuori e internet-free, tra le altre, trovo questa e-mail di Salvo: “Il tuo “assordante” silenzio  sui fatti di Francia mi inquieta. What’s up?”. Nothing, Salvo! Semplicemente questa volta non ne ho avuto voglia di aggiungere la mia retorica ai fiumi di retorica che scorrono impunemente da ore soprattutto su Twitter (very screenshot) e sui canali di mamma Rai da noi sovvenzionati: mi manca la CNN!

E mi manca Oriana Fallaci! Mi mancano le sue analisi lucide e razionali al cui confronto i tanti editoriali apparsi sui giornali di regime in queste ore (incluso il suo ex-giornale), fanno piangere. Il giornalista Madgi Cristiano Allam sosteneva ieri che é anche un problema religioso: viva la faccia! Certamente è “anche” un problema religioso: la religione musulmana vive purtroppo di testi atavici che interpretati alla lettera propongono insegnamenti in netto contrasto con l’ABC della nostra eredità  e identità culturale.

Ci tengo a precisare però (e qui temo che perderò anche il buon Salvo, cattolico fervente, nonché diversi degli amici musulmanni che pure pubblicano su questo sito!), che quando io parlo di eredità culturale non mi riferisco alla nostra eredità cristiana come mi pare faccia lo stesso Allam (non ho alcun interesse a cumulare le stragi procurate dai cristiani in tempi andati con quelle attuali islamiche); per quanto mi riguarda l’unica eredità e identità culturale che noi dobbiamo difendere é quella laica, quella illuministica, volteriana, quella che ci hanno lasciato i martiri alla Bruno, quella che ci ha salvato dalle innominabili derive verso cui sempre trascina l’estrememismo religioso procurato dall’ignoranza, quella che ci impone di difendere con ogni mezzo la nostra libertà spirituale e intellettuale e che ci dice che un tale ideale libertario non può essere sacrificato mai, men che meno in nome dei miti religiosi sommamente diseducativi, del buonismo, del pacifismo, del radical-chichismo e del politically correct pseudo-intellettualeggiante tanto trendy di questi tempi.

Oggi il sangue di quei tanti ragazzi parigini ed europei scorre sulle mani di tutti coloro che hanno procurato questo status-quo di stallo in Medio Oriente per favorire i loro giochi e interessi geopolitici e di tutti coloro che a vario titolo hanno scritto, scrivono e pontificano che per fermare la guerra basta fare la pace. Non funziona così e questo l’avevano capito i nostri padri molto prima di noi. Vero è invece che l’Islam è così e il cristianesimo applicato dai “cristiani” pure: fatevene una ragione!


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