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Paris Photo: ovvero l’Arte della Fotografia

Da Collettivowsp @collettivowsp

Altro che agonizzante e soffuso canto di sirene. Quello che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare durante la Seconda Edizione del Paris Photo, al Grand Palais dal 15 al 18 novembre 2012, è stata una marcia trionfale, un brusio continuo e vivace fatto di migliaia di visitatori, fotografi, addetti ai lavori e semplici curiosi provenienti da tutto il mondo per ammirare l’arte di uno dei linguaggi più affascinanti e seducenti di tutti i tempi. Che, a quanto pare, è tutt’altro che morto. O almeno, non lo è in Francia come in molti altri paesi, sedi delle 128 Gallerie presenti, importanti e non, che dimostrano come ancora ci sia non solo mercato ma anche spazio per una fotografia come oggetto d’arte, come opera di uomini d’ingegno, occhio e sensibilità diversi dal comune e come potente linguaggio di comunicazione, documentazione, sogno e fascinazione.
Il Grand Palais, nella sua sontuosità liberty è la sede ideale a far da cornice a stampe vintage e d’autore, originali d’epoca, quotati e autografati che siamo abituati a vedere solo su libri o in musei polverosi, e che invece qui si possono ammirare, fotografare, persino toccare e, per chi ne ha possibilità, comprare. Tralasciando pezzi grossi del calibro di Helmut Newton quotato 69 mila euro, e Robert Mappelthorpe, 24 mila, c’è spazio anche per stampe originali di giovani autori, che probabilmente in Italia non vedremo mai.
Per non parlare di alcuni libri. Molto interessante anche la sezione dedicata al Photobook Award lanciato dalla Fondazione Aperture di New York e l’area Booksellers, con selezione di testi ed editori provenienti da tutto il mondo, tra cui Irving Zucker Art books e Aperture di New York, Oliver J Wood e Mack di Londra, Akaaka e Bookshop M di Tokyo, Only Photography di Berlino, Florence Loewy, Librarie 213 e Chloé et Denis Ozanne di Parigi e la Contrasto a rappresentare l’Italia con Roberto Koch.

Troppo poco persino un giorno intero per girare tra i padiglioni, lasciandosi ispirare dal richiamo delle stampe o cercando alcuni dei fotografi presenti in sala per firmare libri oppure seguendo l’itinerario consigliato da David Lynch, special guest dell’edizione 2012.

Per non parlare di quello che c’era al di fuori del Paris Photo che, oltre alla tre giorni del Grand Palais, prevede un intero mese a cavallo tra novembre e dicembre dedicato alla fotografia. Un itinerario diverso per chi è solito aggirarsi solo tra gli Champs Elyseés e la Tour Eiffel, ma che ci ha invece permesso di scoprire un’infinità di piccole gallerie sparse tra i vari Arrondisséments, all’interno delle quali scoprire piccoli gioielli di arte e fotografia, dal reportage alla moda, al glamour e al concettuale. Oltre che la blasonata fondazione Cartier-Bresson, che ha ospitato la mostra “Ci-Contre” del fotografo lituano Moi Mer, da segnalare anche la retrospettiva dedicata al Elliot Erwitt, La Fotografia in 100 opere d’arte presso la Biblioteca Nazionale e la Mostra dedicata al Premio Marie Claire, dove sono state esposte anche le foto del nostro Fausto Podavini, fotografo del Collettivo WSP, con grande emozione e soddisfazione.

Vi lasciamo con una selezione di scatti effettuati durante la 3 giorni parigina.
Per altre informazioni sul Paris Photo visitate il sito: www.parisphoto.com

foto e testo di Daniela Silvestri – Collettivo WSP


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