Quando c'è Statham di mezzo, tocca stacce!
Detto questo addentriamoci un po' di questa nuova fatica chiamata Parker.
Tratto da un romanzo di Donald E. Westlake, il personaggio interpretato da Jason è lo stesso già interpretato da Mel Gibson in Payback (lì però di chiamava Porter). Parker è ovviamente un uomo taciturno, più di fatti che di parole. Uno che fa sempre quel che dice di voler fare e si aspetta che gli altri si comportino allo stesso modo.
Insomma è un vero duro!
La pellicola diretta da Taylor Hackford (Ufficiale e gentiluomo, L'avvocato del diavolo e Ray) viaggia abbastanza bene, ha un apertura action lunga una ventina di minuti veramente ben fatta e ben si sviluppa nel ritmo. Statham ci mette il suo, mena le mani con dovizia (anche se non tanto), e la chimica creatasi con Jennifer Lopez funziona. Inoltre la location della Florida dà nella seconda parte una certa aria patinata che non guasta e tutto il gruppo di attori di supporto (Nick Nolte, Michael Chiklis, Wendell Pierce e Bobby Cannavale) se la cava egregiamente.
Una pellicola di grana grossa, buono per scopi evasivi, che si lascia guardare senza troppe pretese. Certo, se poi ci si mettesse andare a cercare il pelo verrebbe giù il mondo tra incongruenze e buchi sparsi, ma se non ci si aspetta il capolavoro si passano due ore in totale scioltezza.
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