Parkour mon amour - Recensione - PC

Creato il 17 maggio 2015 da Intrattenimento

Un mondo virtuale in continuo mutamento, una storia piena di segreti e un personaggio con incredibili doti acrobatiche. Benvenuti a Lemma!

Nonostante il parkour sia ormai un elemento comune in molti titoli, sono veramente una rarità quelli che cercano di implementarlo in maniera rigorosa all'interno delle meccaniche del gioco. Nella maggior parte dei casi gli sviluppatori si limitano a soluzioni del tipo "Tieni premuto il tasto X per aggrapparti/scalare/saltare", sono pochi quelli che decidono di seguire la strada indicata da Mirror's Edge. A questa lista da oggi possiamo aggiungere Lemma, un titolo indipendente, semplice, dall'atmosfera molto particolare, che potrebbe essere ciò che serve in attesa del ritorno di Faith.

twittalo! Finalmente un gioco in cui il parkour è fatto come si deve, date un'occhiata a Lemma!

Una storia misteriosa

Lemma ci mette nei panni di Joan, una scienziata che si ritrova intrappolata in un mondo fatto di blocchi sospesi per aria che assomigliano al sogno di una persona che ha giocato troppo a Minecraft. Non è molto chiaro il perché ci siamo finiti né il come, l'unica cosa sicura é che per terra troviamo dei fogli con strani appunti e che stiamo cercando qualcuno, un nostro collega, Mark, col quale possiamo comunicare solo tramite cellulare ad ogni checkpoint della mappa. Ogni volta potremo scegliere tra due SMS predefiniti, dunque il livello di conoscenza della storia potrà variare di molto tra un giocatore e l'altro. Parte del fascino di Lemma sta in questo inusuale modo di raccontare la storia. Niente sequenze filmate, spiegoni o introduzioni, solo noi, centinaia di blocchi da superare e qualche frammento d'informazione ogni tanto. Il resto dovrà essere riempito con la nostra immaginazione. Non è neanche detto che il finale ci porti a una chiara risoluzione della vicenda. Abbiamo vissuto un'avventura estremamente complessa, in cui una realtà virtuale alternativa ha iniziato il proprio processo di distruzione con l'arrivo di Mark, o era solo un sogno di Joan? Forse è il caso di giocare un'altra volta per scoprire ulteriori dettagli! Lemma - Trailer

Libertà (di movimento) vo cercando

Al di là della storia, è evidente che il vero cuore di Lemma risiede nelle meccaniche di movimento e nelle possibilità di esplorazione di ogni livello. Inizialmente potremo solo correre, saltare, rotolare in fase di atterraggio per farci meno male e aggrapparci ai bordi, ma livello dopo livello arricchiremo il nostro set di mosse con corse sul muro, sfondamento delle pareti, doppi salti e altro che ci permetteranno di esplorare in lungo e in largo ogni ambiente alla ricerca di foglietti e globi di energia collezionabili. Alcune mosse ci consentiranno addirittura di creare parte del mondo mentre avanziamo, come una particolare corsa sul muro in cui il muro stesso si compone sotto i nostri piedi a ogni passo. Essendo un gioco sul parkour era lecito aspettarsi una particolare cura nei movimenti e sotto questo aspetto Lemma non tradisce. Sia dal punto di vista fisico che sensoriale si avvertono il peso e l'inerzia del nostro corpo, una sensazione accentuata dalla possibilità di vedere chiaramente mani e piedi se si sposta la visuale, non siamo qualcosa che fluttua nel vuoto, ma un vero e proprio corpo che si muove nello spazio. Un po' come nel già citato Minecraft, col tempo potremo scovare oggetti che ci permetteranno di modificare i blocchi e costruire una palestra di parkour personale dove esercitarci in totale libertà. Tuttavia, per quanto possa essere liberatorio e divertente esplorare seguendo le proprie inclinazioni, l'impianto narrativo di Lemma ci porterà anche a progredire di livello in livello seguendo il filo della storia. La prima metà del gioco ha uno svolgimento abbastanza lineare: si inizia al punto A e si deve finire al punto B e, per quanto si possa deviare dal percorso prestabilito, ci ritroveremo sempre per dover seguire una determinata strada. A un certo punto però la storia ha una svolta che cambia drasticamente le carte in tavola e ci si ritrova a fare avanti e indietro tra varie zone della mappa alla ricerca di una via d'uscita, risolvendo puzzle e cercando oggetti che ci permetteranno di proseguire.

Puzzle e atletismi

Nonostante una certa mancanza di indicazioni è qua che Lemma dà veramente il meglio di sé. I puzzle richiederanno abilità e prontezza di riflessi per essere risolti, perché spesso ci chiederanno di toccare col nostro corpo determinati interruttori posti in zone che sembrano inizialmente inaccessibili e dovremo fare affidamento su una certa dose di pensiero laterale per raggiungerle. Dovendo fare un po' di backtracking ci capiterà di rivisitare aree già viste, che porteranno ancora i segni delle nostre modifiche e che potremo ulteriormente cambiare, creando e distruggendo altri blocchi in totale libertà, scoprendo di volta in volta nuovi dettagli della storia mentre saltiamo, corriamo e rotoliamo senza mai perdere il ritmo. E non mancano ovviamente alcune minacce, rappresentate da blocchi esplosivi che ci inseguiranno non appena avvertiranno la nostra presenza, pareti ustionanti che si attiveranno al nostro passaggio e ci obbligheranno a non stare mai fermi e, ovviamente, il puro e semplice errore di valutazione che ci porterà a tentare un salto nel vuoto di troppo. Tranquilli però, sotto questo punto di vista Lemma non è assolutamente punitivo: in caso di morte ci ritroveremo senza un graffio sulla piattaforma più vicina, pronti per riprovarci.

Con Oculus è meglio

Dal punto di vista grafico Lemma è forse un po' datato, ma è decisamente molto pulito ed essenziale, proprio come dovrebbe essere un universo virtuale parallelo. Ogni zona ha un suo determinato tema che lo farà assomigliare di volta in volta a un deserto, una città o l'interno di un gigantesco computer. Lo stile etereo è reso ancora più evidente dalla colonna sonora, composta da tracce dal tono new age, perfette per una sala meditazione, che accompagnano la sessione di gioco in maniera discreta. In totale, Lemma richiederà circa quattro o cinque ore per essere completato, e una volta finito potremo contare su una modalità Time Trial per mostrare a tutti le nostre doti atletiche completando il livello nel minor tempo possibile. Un altro affascinante aspetto di Lemma è che è già compatibile con Oculus Rift, ma purtroppo possiamo solo immaginare quanto possa essere emozionante esplorare i suoi mondi blocchettosi potendo contare su una vera e propria visuale in prima persona, quando arriva il 2016!?

Pro

  • Una vera simulazione di parkour
  • Narrazione affascinante
  • Puzzle stimolanti

Contro

  • Visivamente un po' datato
  • Ancora qualche piccolo bug

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